Sicuramente quella dell’avere troppi debiti che pesano sul bilancio familiare è una situazione abbastanza diffusa, soprattutto dopo il periodo di crisi dovuto alla pandemia di COVID. Ma si tratta di una condizione diffusa che non è molto nuova e dovuta solo al particolare periodo che stiamo vivendo. Per coloro che sono indebitati pesantemente il problema principale è quello di non riuscire a rispettare le scadenze dei pagamenti dovuti che, a sua volta, innesca altri debiti da cui, alla fine, non si vede via di uscita.
Ma, e forse non tutti lo sanno, il nostro ordinamento prevede una legge che consente di cancellare i debiti.
Legge che cancella i troppi debiti
Per essere intervenuto al riguardo il legislatore è segno che si tratta di una situazione, purtroppo, diffusa. Esiste una norma, introdotta dalla legge numero 3 del 2012 (detta anche Legge Salva Suicidi), infatti, che permette la cancellazione dei debiti (esdebitazione) anche per le persone fisiche che si trovano nella condizione di aver contratto troppi debiti personali (e non derivanti da esigenza professionali).
In questo modo si vuol permettere al debitore di trovare una via di uscita da una situazione che, proprio per il non riuscire a far fronte ai debiti, sembra non averne.
La procedura di crisi
Per coloro che hanno contratto troppi debiti a cui non riescono a far fronte, quindi, è possibile riprendere in mano la propria vita ricorrendo alla legge sopra citata.
La situazione di sovra indebitamento, in ogni caso, deve dipendere da cause di forza maggiore (perdita del lavoro, emergenze economiche non preventivabili ecc…) e non da comportamenti poco “oculati” del consumatore.
In questo casi, e solo quando sono presenti i presupposti previsti dalla legge, si può ricorrere a 3 distinte procedure che permettono di cancellare i debiti accumulati.
Nello specifico è possibile:
- accedere al cosiddetto “piano del consumatore” per vedersi approvare un piano di rimborso che sia conforme alle proprie entrate e senza il bisogno di avere il consenso dei creditori
- accordarsi con almeno il 60% dei creditori dei propri debiti
- liquidare il proprio patrimonio per soddisfare coloro che avanzano un credito.
Tutte e 3 le procedure in oggetto sono ampiamente personalizzabili per fare in modo che il debitore possa in qualche modo uscire dalla condizione di indebitamento in cui si trova senza che la stessa provochi altre spese da sostenere. Attraverso la valutazione della situazione economica e patrimoniale, infatti, è possibile individuare il modo migliore di risolvere le proprie difficoltà.
Per approfondire leggi anche: Cancellati i debiti con il Fisco con il condono: addio a multe e bollo auto dal 1 novembre
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