In caso di accesso al superbonus 110% gli eventuali abusi edilizi interni vanno sanati? Questa è la domanda che si pongono in molti, perché diciamoci la verità, chi in casa propria non ha spostato un tramezzo, chiuso una porta, allargato il bagno o fatto un open space tra cucina e soggiorno?
Da sottolineare che gli unici interventi di edilizia interna che possono configurare un abuso, sono quelli senza il permesso di costruire o senza aver provveduto a segnalare l’inizio dell’attività. Quelli realizzati senza CILA, però, non possono configurarsi come abuso edilizio poichè possono essere regolarizzati anche dopo pagando una sanzione di 1000 euro (ridotta nel caso la comunicazione sia spontanea durante l’esecuzione dell’intervento).
Superbonus 110% ed opere interne
Come ben sappiamo il Superbonus non viene concesso se sull’immobile gravava un abuso edilizio. La presenza di un eventuale abuso non fa più decadere il superbonus ma bisogna fare attenzione ad eventuali penali e sanzioni per l’intervento realizzato su immobili in cui siano presenti abusi.
Gli interventi del Superbonus 110%, di fatto, possono proseguire anche in presenza di un abuso edilizio interno ma il consiglio che si da è sempre quello di regolarizzare le opere realizzate presentando una CILA tardiva e pagando la sanzione prevista.
Quali possono essere gli effetti di un abuso edilizio?
Il decreto legge 77 del 2021 ha portato delle semplificazioni che hanno dato una nuova vita al superbonus visto che hanno abbattuto gran parte dei dubbi dei contribuenti.
La nuova CILAS, infatti non richiede più la dichiarazione dello stato legittimo dell’immobile ed ha ridotto le cause della decadenza del superbonus sono
- nel caso di mancata presentazione della CILAS superbonus,
- di interventi difformi a quest’ultima,
- asservazioni infedeli
- assenza degli estremi del titolo abilitativo che ha previsto la costruzione dell’immobile.
Eventuali abusi edilizi, di fatto, non fanno decedere dal diritto di avviare i lavori con il superbonus 110% e non fanno decadere il beneficio. Ma va sottolineato che ogni cantiere può essere soggetto a segnalazioni e, in caso di abusi preesistenti, i lavori potrebbero essere bloccati.
Ancora peggio se un eventuale controllo dovesse verificarsi al termine del cantiere, a lavoro ultimato, perchè in questo caso si potrebbe richiedere la demolizione di opere che risultavano fondamentali nel progetto di superbonus per, ad esempio, l’efficientamento energetico, ma che risultano abusive e venga chiesto di demolirle.
Ricordiamo infatti che a prevedere sanzioni e penali in caso di abuso edilizio è l’articolo 44 del Testo Unico Edilizia: interventi su qualsiasi illecito non sanato, infatti, configurano una ripresa dell’illecito integrando un nuovo reato edilizio.
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