Dal primo gennaio 2022 scatta l’obbligo di comunicazione alle famiglie italiane de i dati sul consumo ogni 30 giorni, cioè ogni mese. La decisione è della UE che ha introdotto nuove norme in relazione a questa disciplina, che interessa tutti gli utenti che utilizzano stufe, termosifoni e simili. Tutto votato al risparmio, almeno secondo la UE che ha deciso di introdurre questa novità.
Stufe e termosifoni, cosa cambia dal primo gennaio 2022?
La novità da parte della UE è una rivisitazione della vecchia direttiva EED 2018/2002, cioè quella sull’efficienza energetica.
Nello specifico il punto che cambia è relativo alla comunicazione dei consumi agli utenti che deve avvenire su base mensile. Nel dettaglio la UE specifica che “laddove siano stati installati contatori leggibili da remoto, le informazioni sulla fatturazione o sul consumo basate sulla lettura dei contatori di calore devono essere fornite agli utenti almeno una volta al mese”.
In pratica, al fine di permettere ai consumatori il controllo dei loro consumi e di quantificare ciò che spendono di riscaldamento, le informazioni devono essere date ogni 30 giorni. Nella massima semplificazione la direttiva stabilisce anche che tali dati saranno consultabili sia on line che sui dispositivi istallati a casa delle famiglie, cioè sui contatori di ultima generazione.
Troppo difficoltoso capire i dati, soprattutto se riferiti a lunghi periodi di tempo
Troppo difficoltoso per gli utenti capire i reali consumi e comprendere la miriade di dati presenti nelle bollette e nelle relative fatture. Per questo la UE ha deciso di accorciare i tempi a cui questi dati si riferiscono.
Infatti le difficoltà di interpretazione dei dati quando si riferiscono a semestri o al più, a trimestri, diventa alquanto complicato. Inoltre, con la contabilizzazione mensile, i consumatori potranno capire al volo se sono stati virtuosi o meno il mese precedente. Una soluzione questa per permettere allo stesso consumatore, eventuali azioni anti sperpero.
E cambia anche la modalità di comunicare i dati perché la UE impone nuove soluzioni per far comprendere al meglio ciò che consumano i clienti. Vengono infatti imposti alcuni grafici dove l’utente finale potrà vedere i consumi correnti e quelli dello stesso periodo dell’anno precedente.
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