Fino al 31 dicembre 2021 obbligo del Green pass per tutti, in qualsiasi ambito di lavoro ed anche nella scuola. Anzi nella scuola è ancora più drastico l’obbligo. Fino a fine anno qualsiasi persona, insegnante, personale scolastico o genitore che vuole accedere a scuola, deve avere il Green pass.
Questo, a prescindere dalla motivazione, che sia quella di partecipare a riunioni, assemblee o anche solo per ritirare o accompagnare i figli a scuola. Una parte del decreto tra le più contestate questa. Anche perché tirava dentro eventuali emergenze o urgenze che portano un genitore a dover per forza di cose andare a scuola magari a prendere il piccolo per un piccolo malessere. Per questo qualcosa potrebbe cambiare anche per volere della maggioranza.
Obbligo di Green pass per la scuola, genitori esclusi?
Andare a prendere il proprio figlio a scuola, perché ha il mal di pancia obbligherà il genitore a mostrare il Green pass per entrare nell’istituto. Altrimenti, bisognerà aspettare fuori dal cancello, per strada o nel cortile all’aperto. E questo, mentre la maestra, il bidello o chi per loro accompagnerà il piccolo dolorante fuori da mamma o papà.
È la scena nuda e cruda dei possibili effetti dell’obbligo assoluto del Green pass per accedere dentro la scuola. Tanto è vero che proprio questo obbligo, valido pure per i genitori ha fatto molto discutere.
E le perplessità da questo punto di vista sono anche interne alla maggioranza del governo Draghi, che come spesso opera, va avanti come un treno sull’obbligo della certificazione verde, che evidentemente usa come meccanismo di estrema persuasione alla vaccinazione.
Non diciamo niente di nuovo. Ieri per esempio, l’ormai volto noto della Tv, il virologo Fabrizio Pregliasco, hadetto la stessa cosa. Pregliasco ha asserito, ospite su La7 da Giletti nella trasmissione “Non è l’arena”, che il Green pass non è altro che uno strumento utile a spingere le vaccinazioni.
Per spronare anche i più restii al vaccino, ecco che dopo l’obbligo al lavoro, arriva l’obbligo per entrare nella scuola di un figlio, anche piccolo. E per questo che adesso è stato approvato un Ordine del Giorno che rischia di cambiare le carte in tavola, annullando l’obbligo del Green pass per i genitori, anche se per casi particolari.
ODG in aiuto dei genitori senza certificazione verde
Una deputata del M5S, la parlamentare Vittoria Casa, che è anche Presidente della Commissione Cultura alla Camera, ha presentato un ordine del giorno in cui si chiede che venga permesso ai genitori di poter accompagnare e prelevare i figli da scuola anche senza certificazione verde. Un ODG accolto con la postilla che deve essere ammesso il genitore senza Green pass, solo per “un brevissimo arco di tempo e prevalentemente per accogliere le esigenze di cura emotiva degli alunni più piccoli”.
Non proprio un passo indietro, ma una svolta importante questa. Tanto è vero che nell’ODG si legge che adesso occorre “considerare l’opportunità di introdurre, attraverso ulteriori iniziative normative, modifiche alla disciplina relativa all’accesso ai locali scolastici per permettere ai genitori o loro delegati, non in possesso della certificazione verde, di prelevare i propri figli almeno per i bambini che frequentano i servizi educativi per l’infanzia e l’attività scolastica e didattica delle scuole dell’infanzia”.
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