La data è nota. Gli orologi sono sincronizzati. E presto se ne saprà di più sulla battaglia contro Poste Italiane in tema di buoni fruttiferi postali Serie Q. La mossa legale è attuata da Federconsumatori, pronta a far valere le ragioni dei consumatori presso il Tribunale di Roma nella prima udienza prevista tra pochissimi giorni.
Lunedì 8 novembre avrà luogo, infatti, la prima udienza che andrà ad acclarare l’ammissibilità della class action compiuta nei riguardi di Poste Italiane. Il pomo della discordia? Il mancato riconoscimento del corrispettivo spettante ai sottoscrittori dei buoni. Questa è, naturalmente, la tesi dell’accusa, perché, dal proprio canto, la parte incriminata respinge totalmente i capi d’imputazione a suo carico. La parola finale spetterà comunque al giudice, incaricato di esprimersi su una questione delicata.
Buoni fruttiferi postali: il comunicato di Federconsumatori e la raccolta delle domande
In una nota ufficiale diramata nell’arco delle scorse ore, Federconsumatori ricorda che i buoni a cui fa riferimento l’azione sono quelli della serie Q emessi tra il 1° luglio 1986 e il 31 ottobre 1995, per cui già in passato dei Tribunale chiamati a pronunciarsi (tra cui il Tribunale di Bergamo, mediante la sentenza n° 1390 del 2020) hanno sancito che la capitalizzazione degli interessi che giungono a maturazione sui buoni fruttiferi postali serie Q deve aver luogo al lordo della trattenuta fiscale.
Nel comunicato, direttamente consultabile sul portale ufficiale, ha preso parola a tal proposito il presidente dell’associazione, Emilio Viafora. Il numero uno di Federconsumatori ha invitato ogni cittadino che non vi avesse tuttora provveduto ad effettuare la pre-adesione alla class action visitando il sito www.serieq.it. A detta di Viafora quella da attuare è una mossa di importanza cruciale per conferire ancora più forza alla class action. Finora hanno raccolto oltre 4 mila pre-adesioni e – ha promesso – si batteranno affinché tutti gli aventi diritto riescano ad ottenere il rimborso di quanto gli compete.
Chiunque desiderasse saperne di più in tal senso ha modo di contattare Federconsumatori per ricevere ogni aggiornamento necessario e le informazioni in merito alla class action sui buoni della serie Q e alle iniziative da intraprendere per le altre serie di buoni fruttiferi. Indipendentemente dall’esito a cui porterà il contenzioso in sede legale, l’organizzazione pare davvero determinata a non lasciare nulla di intentato.
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