Il ritorno alle vecchie pensioni di anzianità? A prima vista potrebbe essere questo ciò che emerge da una proposta di riforma delle pensioni targata Renata Polverini. L’ex di Fratelli d’Italia ed ex Presidente della Regione Lazio, ha prodotto una proposta di riforma delle pensioni che adesso verrà valutata dalla Commissione Lavoro della Camera.
E si tratta di una proposta diversa da quelle che ultimamente fanno capolino che trattano nella stragrande maggioranza dei casi, di misure di pensionamento anticipato in base al lavoro svolto.
Per Forza Italia quindi, il post quota 100, cioè il dopo la pensione a 62 anni per quotisti, ripartirebbe da una uscita a 62 anni.
La proposta di Forza Italia per le pensioni
Uscire a 62 anni di età, con 35 anni di contributi, questo offrirebbe ai lavoratori la proposta di Forza Italia. Uscita naturalmente flessibile, perché sarebbe il lavoratore a dover scegliere quando uscire.
Una scelta da valutare bene, perché la misura proposta parte dal taglio di assegno lineare, per ogni anno di anticipo. In pratica, a fronte del vantaggio dell’uscita anticipata, si deve lasciare qualcosa come importo della pensione.
Tagli di pensione e importo dell’assegno
Nello specifico la Polverini propone un taglio del 2% per ogni anno di anticipo rispetto alla soglia dei 66 anni. Chi esce a 62 anni deve subire un taglio del 10% dell’assegno teoricamente spettante a 67 anni. Chi esce a 62 anni subirebbe un taglio dell’8% e così via.
E poi, per poter accedere alla misura, la pensione calcolata alla data prescelta dal lavoratore, per andare in pensione, dovrebbe essere vicina ai 700 euro, ovvero pari ad almeno 1,5 volte l’assegno sociale.
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