Nessuna decisione è ancora stata presa per il superamento della quota 100 dopo la sua scadenza, dal 1 gennaio 2022. E si lavora, quindi, ancora alla riforma pensione creando tantissime incertezze nei lavoratori che attendono la decisione per capire se potranno o meno accedere alla pensione il prossimo anno.
Riforma pensioni ancora tutto fermo
Carlo Durigon, responsabile del Lavoro per la Lega in merito alle decisioni afferma “Stiamo ancora lavorando alla riforma, con buonsenso e determinazione. L’obiettivo è non tornare alla Fornero”.
Anche se il governo ha già fissato i suoi paletti al riguardo con le coperture stanziate, resta il nodo da sciogliere entro pochi giorni, visto che il consiglio dei Ministri dovrebbe approvare la manovra (che potrebbe però, anche slittare di qualche giorno).
La proposta di Matteo Salvini di applicare quota 102 per due anni invece che per uno è stata respinta perchè creerebbe un ulteriore scalone. Ma sembrerebbe che si stia lavorando su una età fissa di uscita a 64 anni fino al 2024 prevedendo una crescita dei soli contributi richiesti per l’accesso.
A tal proposito Enrico Letta, segretario dei Dem afferma che “Il problema di fondo è che è sbagliato il metodo della Quota. Quota 100 è stato un errore: chi ne ha usufruito ha avuto un vantaggio ed è contento ma per l’80% sono uomini, è uno strumento diseguale che discrimina le donne. Secondo me più che il tema della Quota, le due cose da fare sono flessibilità a seconda dei lavori gravosi e poi dare un messaggio importante alle donne con Opzione donna”.
Anche Teresa Bellanova di Italia Viva che ritiene la quota 100 come una misura populista che non ha tenuto conto dei bisogni di uscita anticipata di categorie come le donne e i lavoratori discontinui.
Il presidente di Confindustria, Bonomi, invece, si dichiara contrario non solo alla quota 100 ma anche alla quota 102 e 104 perchè la quota 100 non ha portato i risultati sperati in termini di nuove assunzioni.
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