Il reddito di cittadinanza è una misura che ha permesso a moltissimi italiani di uscire dalla povertà assoluta e anche di affrontare la crisi economica post pandemia. Ma sono anche molti gli italiani che hanno approfittato del sussidio senza averne diritto: i cosiddetti furbetti che hanno percepito indebitamente il beneficio mensile anche non rientrando nel diritto.
Reddito di cittadinanza e possibili tagli
Salvini ormai si scaglia contro il reddito di cittadinanza ritenendolo una misura utile per chi non può lavorare ma che diventa dannosa quando a fruirne sono cittadini che lo utilizzano come un alibi per non lavorare.
“ho chiesto di tagliare abbondantemente il reddito di cittadinanza, va dato a chi non può lavorare, a chi è disabile e non ce la fa, no a chi non vuole lavorare, che è una offesa a chi si alza alle 5 di mattina” dichiara il leader della Lega aggiungendo che ‘Il reddito di cittadinanza così com’è, è un disincentivo al lavoro, un incentivo ai furbetti e agli evasori… Anche di questo abbiamo parlato con il presidente Draghi”.
Per intenderci, quindi, Salvini afferma che il reddito di cittadinanza non va regalato a coloro che non si impegnano a trovare lavoro e che si fanno bastare il sussidio statale per fare una vita di “dolce far niente”. Un reddito di cittadinanza, quindi, rivisto e corretto per indirizzarlo solo a quella parte di popolazione che si trova nell’impossibilità d lavorare.
Tutto questo a monte di un’estate in cui le polemiche sul reddito di cittadinanza sono imperversate dopo che molti ristoratori hanno affermato di non trovare dipendenti perchè chi fruisce del reddito di cittadinanza non è disposto ad accettare lavoro.
C’è anche da dire, però, che il RDC doveva essere affiancato da una massiccia operazione di inserimento dei beneficiari nel mondo del lavoro che, però, non c’è stata. Solo a pochissimi beneficiari, infatti, è stata presentata un’offerta di lavoro dai centri per l’impiego.
Segui MetaNews su Google News e sii il primo a conoscere tutte le Notizie dal mondo.