Il reddito di cittadinanza sarà presente anche nel 2022, e vengono previste dotazioni aggiuntive per la misura tanto cara ai grillni. Ma le problematiche della misura restano e fino ad oggi parlare di flop non è esercizio azzardato. Escludendo solo la parte assistenziale della misura il resto fa acqua. Flo che è confermato anche alcuni beneficiari del sussidio e i famosi navigator.
Reddito di cittadinanza rivisitato, ridimensionato o potenziato?
In manovra si parlerà pure del reddito di cittadinanza, la misura tanto cara ai grillini. Se ne è parlato anche nel contenitore di Nicola Porro su Rete 4 ieri 25 ottobre, cioè a “ Quarta Repubblica”. E mentre nelle stanze dei bottoni si parla di sistemare la misura nella prossima legge di bilancio, con correttivi e interventi che non si sa ancora dove porteranno (l’unica cosa certa è il rifinanziamento della misura), emergono i dati di un fallimento che molti ritenevano annunciato.
Nella trasmissione Mediaset si parla di cifre, perché in Italia sono 3,5 milioni di persone che percepiscono il benefit. Di queste, circa 1,3 milioni sono i cosiddetti occupabili, cioè quelle persone attivabili al lavoro.
E si parla quindi di politiche attive del lavoro, che la misura avrebbe dovuto garantire oltre ad erogare il semplice sussidio. Ed è qui che viene messo in luce il primo fallimento. Perché solo per 192.851 persone la misura è stata in grado di trovare occupazione (ma il dato parla di ex beneficiari della misura, che magari il lavoro lo hanno trovato da soli). In pratica, solo il 14% di chi avrebbe potuto essere attivato al lavoro, ha trovato occupazione.
I navigator, altro punto debole del reddito di cittadinanza
E come se non bastasse, c’è anche la vicenda dei navigator, che sono i soggetti che avrebbero dovuto aiutare i beneficiari del reddito di cittadinanza a trovare lavoro. Si tratta di persone assunte come dipendenti dei centri per l’impiego. Persone che avevano il compito di aiutare i percettori del reddito a trovare un nuovo lavoro.
Anche in questo caso flop totale, perché pare che la maggior parte di loro, hanno lasciato il ruolo cercando e trovando un nuovo lavoro. E ciò che si è sentito ieri sera su Rete 4 fa impressione, perché addirittura ci sarebbero navigator che sono passati dall’altra parte della barricata, cioè hanno mollato il ruolo nei centri per l’impiego per diventare beneficiari della misura. Lo ha detto proprio uno dei navigator che ha chiesto di restare nell’anonimato.
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