Dopo aver agitato la discussione politica per anni, contribuendo in misura molto rilevante alle fortune elettorali del Movimento 5 Stelle, sembra proprio che sia arrivato il momento di rendere realtà il Reddito di Cittadinanza.
La stesura e approvazione del Dpef da parte del Consiglio dei Ministri, infatti, ha praticamente messo nero su bianco la proposta di una misura di sostegno del reddito di milioni di italiani che in questo momento non lavorano o, se lavorano, non riescono a raggiungere il limite di 780 euro considerato il minimo necessario al fin di poter acquisire un minimo di capacità reddituale e contribuire allo sviluppo economico del Paese.
Mentre proseguono le polemiche sul provvedimento, in particolare sulla previsione di deficit al 2,4% che sembra prefigurare uno scontro con l’Unione Europea, si iniziano a rincorrere le voci su come sarà strutturato il provvedimento, il quale dovrebbe fare la sua comparsa nel prossimo marzo, dopo l’approvazione della Legge di Bilancio da parte del Parlamento. Andiamo dunque a vedere di cosa si tratta.
Cos’è il Reddito di Cittadinanza
Con questo termine si indica la misura di sostegno al reddito di milioni di nostri connazionali che causa disoccupazione o salari troppo bassi non riescono a raggiungere una dignitosa capacità di spesa. Se Istat fissa a 5 milioni il numero di italiani che rientrano nella soglia di povertà, ancora più drammatiche sono le cifre rilasciate da Eurostat, tali in pratica da raddoppiare tale numero, affermando come l’Italia sia il Paese europeo con la più elevata percentuale di poveri.
Va ricordato come si tratti di una misura consigliata dalla stessa Unione Europea e presente con diversi nomi in quasi tutti i Paesi aderenti, tranne appunto Italia e Grecia.
Come funziona il Reddito di Cittadinanza
La domanda che molti osservatori si pongono in questi giorni è la seguente: come funzionerà il Reddito di Cittadinanza? Nel corso delle ultime ore si sono infatti rincorsi i rumors, originati anche dalle dichiarazioni fatte da alcuni ministri in quota M5S, in particolare quello del Lavoro, Luigi Di Maio.
Il punto dal quale occorre partire è proprio la cifra che verrà corrisposta agli aventi diritto che decideranno di fare domanda, ovvero 780 euro. Non si tratta di una cifra a caso, ma di quella che viene fissata da Istat per decidere chi sia povero o meno. In pratica 780 euro è considerata la soglia toccata la quale si lascia la povertà assoluta, riferita alla singola persona. Essa andrà poi a variare a seconda delle persone presenti all’interno del nucleo familiare.
Occorre considerare che i casi possono variare molto, ad esempio comprendendo quelli di persone che guadagnano meno di 780 euro e in quel caso avviene una integrazione al reddito sino a portarlo sopra la soglia di povertà.
Infine la durata del provvedimento, che potrà essere concesso per tre anni, a patto che il richiedente partecipi ad un minimo settimanale di attività a favore del comune di residenza (otto ore), ad eventuali corsi di formazione tesi a garantirgli l’aumento di competenze lavorative e non rifiuti a priori tutte le proposte lavorative provenienti dai centri per l’impiego che gli verranno sottoposte.
In particolare, una volta rifiutata la terza proposta di impiego si sarà esclusi dal godimento del Reddito di Cittadinanza. Proprio quello dei centri per l’impiego, però, rischia di essere l’anello debole della catena, considerato come attualmente i circa 8mila impiegati siano costretti a fare fronte alle esigenze di 360 disoccupati a testa, tanto da riuscire ad evadere appena il 3,4% delle richieste.
Va anche ricordato che in caso di variazione del proprio reddito esso dovrà essere tempestivamente comunicato, proprio al fine di mantenere in perfetta efficienza la macchina organizzativa e impedire che qualcuno possa approfittare di eventuali smagliature della stessa per percepire risorse cui non avrebbe diritto.
Reddito di Cittadinanza: Requisiti
Per quanto riguarda la platea dei possibili beneficiari, essa comprenderà tutti coloro che potranno dimostrare:
1) di avere compiuto la maggiore età;
2) essere iscritti alle liste di disoccupazione o svolgere una attività lavorativa che prevede un compenso mensile inferiore ai 780 euro, producendo l’ISEE;
3) godere di un trattamento pensionistico tale da non raggiungere quella cifra e in questo caso si parlerà di Pensione di Cittadinanza;
4) essere cittadini italiani o vantare almeno un decennio di residenza nel nostro Paese.
Calcolo Reddito di Cittadinanza
Grazie alle novità del Movimento 5 Stelle, molti italiani potranno godere di queste nuove agevolazioni ed è anche possibile fare il calcolo reddito di cittadinanza online.
Potrai quindi sapere in anticipo quale sarà il tuo reddito di cittadinanza e di quanti soldi potrai beneficiare ogni mese.
Reddito di Cittadinanza Novità: Il problema delle coperture
Altra domanda che l’opinione pubblica si pone, proprio in considerazione dell’ambiziosità del progetto, è quella relativa alle coperture. Va ricordato che nel passato il Movimento 5 Stelle aveva ripetutamente indicato alcune voci di spesa su cui agire per reperire le risorse necessarie a finanziare la misura.
Il primo punto da mettere in risalto è proprio la quantità di soldi che lo Stato destinerà al Reddito di Cittadinanza in questo 2019, ovvero nove miliardi di euro, che troveranno posto nella Legge di Bilancio tra poco in discussione in Parlamento. I 780 euro saranno poi erogati tramite una carta prepagata, la quale verrà ricaricata di mese in mese in base all’importo effettivamente speso.
Un accorgimento teso a togliere al RdC il carattere esclusivo di sussidio, tendendo invece a farne uno strumento attivo per sostenere i consumi e quindi fare da volano per la crescita economica.
Anche sulla cifra occorre poi fare chiarezza. L’intero importo, infatti, sarà corrisposto soltanto a chi ad esempio non sia proprietario della casa in cui vive. Nel caso invece si faccia parte dell’80% circa di italiani che posseggono un immobile, la cifra effettiva sarà decurtata della rendita catastale.
Per reperire i 9 miliardi necessari, in passato il Movimento 5 Stelle aveva avanzato una serie di ipotesi, tra cui ad esempio il taglio di alcune spese militati reputate ormai inutili (a partire dagli F35), la centralizzazione degli acquisti della Pubblica Amministrazione, l’aumento dei costi per le trivellazioni, l’inasprimento della tassazione sul gioco d’azzardo, la soppressione degli enti inutili come il CNEL, il taglio delle auto blu ed altro.
Ipotesi che ora sono del tutto da verificare, anche se proprio Di Maio afferma che le coperture sarebbero già state individuate, come testimoniato dalla sbollinatura ottenuto dalla Ragioneria dello Stato. A farlo dovrà essere proprio il Parlamento, quando la Legge di Bilancio 2019 inizierà la sua navigazione all’interno delle varie commissioni interessate.
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