Mai sentito parlare dei prestiti tra soggetti privati o di Social Lending? Cosa sono questa particolare categoria di finanziamenti? A chi bisogna rivolgersi per richiederli? Come funzionano?
Sempre più richiesti, i prestiti tra soggetti privati o P2P (peer-to-peer) sono una particolare categoria di prestiti alternativa rispetto a quelle richiedibili alle banche ed alle finanziarie.
Come si può comprendere dalla denominazione, i prestiti tra soggetti privati avvengono tra due categorie di soggetti, un prestatore di fondi o soggetto risparmiatore che mette a disposizione una somma di denaro e un prenditore di fondi che necessita di un capitale finanziario per soddisfare una propria esigenza creditizia o per realizzare un progetto o per esigenze di liquidità.
Rispetto alle soluzioni proposte dalle banche e dalle società finanziarie, i prestiti tra i soggetti privati sono una soluzione conveniente per chi ricerca condizioni creditizie più vantaggiose sul mercato per la mancanza di intermediari.
Inoltre, questa tipologia di prestiti è adatta per chi ha avuto problemi nella pregressa storia creditizia (cattivi pagatori, protestati, pignorati, etc.).
E, allora, per capire come funzionano i prestiti tra soggetti privati, scopriamo in questa guida come funzionano e quali sono le principali tipologie presenti sul mercato creditizio.
Social lending o Prestiti tra soggetti privati: cosa sono?
Negli ultimi anni, si è assistito al proliferare del Social Lending o dei Prestiti tra soggetti privati: si tratta di una forma di credito che può costituire un’alternativa vantaggiosa per coloro che hanno necessità di richiedere un prestito senza doversi rivolgere al canale bancario.
Il “prestito peer-to-peer” o P2P (cioè prestito tra privati) consente di ottenere delle somme di denaro a tassi convenienti rispetto alle proposte del mercato bancario e consente l’eliminazione dei costi di intermediazione.
Grazie ai prestiti tra soggetti privati il soggetto prestatore e prenditore di fondi vengono messi in comunicazione diretta tramite Internet, mediante l’utilizzo di una Piattaforma di Social Lending.
Ogni soggetto privato può richiedere prestiti personali per finanziare qualunque tipo di acquisto o progetto e ogni risparmiatore può decidere liberamente come investire i propri soldi, prestandoli.
Nonostante si sia affacciato in Italia solo da pochi anni, il Social Lending costituisce un modo efficace, trasparente e vantaggioso di ottenere liquidità tra privati, tanto da costituire un nuovo modello finanziario vero e proprio.
Una vera e propria rivoluzione sul mercato creditizio e un fenomeno in forte crescita: i prestiti tra privati sono generalmente un servizio offerto da piattaforme on line che mirano a favorire l’incontro tra richieste e offerte di prestiti personali tra soggetti privati.
Per evitare i rischi di inadempimento, le società coinvolte si impegnano a predisporre degli strumenti di sicurezza.
I vantaggi di questa operazione sono reciproci: la persona che dà credito o prestatore di fondi può ottenere una buona remunerazione, mentre chi riceve il prestito beneficia di tassi di interesse meno onerosi per la restituzione della somma concessa.
E, allora, scopriamo di più su come funzionano i prestiti tra privati.
Prestiti tra privati tramite piattaforma di Social Lending: come funzionano?
Per richiedere un prestito ad un soggetto privato è necessario connettersi ad una piattaforma online specializzata nel social lending del calibro di Smartika, Prestiamoci, etc.
Attraverso specifici criteri di valutazione, queste società assegnano a ogni richiedente un rating, che rispecchia l’affidabilità creditizia del cliente.
Un richiedente con un basso rating dovrà sostenere tassi di interesse più elevati, poiché il rischio a cui espone il creditore è più alto, mentre chi ha un alto rating godrà di prestiti a tassi assolutamente più convenienti di quelli offerti dalle banche o dalle finanziarie.
In ogni caso, al verificarsi di un mancato pagamento rateale, la società intermediaria attiva rapidamente il recupero crediti.
Ma, cerchiamo di capire meglio, non è necessario recarsi in alcuna banca o finanziaria, tutto l’iter dalla fase di presentazione dell’istanza all’approvazione ed erogazione del prestito avviene direttamente dal canale telematico.
Ecco come procedere per richiedere un prestito tra soggetti privati:
compilare la richiesta compilando le informazioni personali e reddituali e sullo scopo del prestito,
rilasciare l’autorizzazione ad interrogare le banche dati per conoscere la storia creditizia (accesso alla Centrale dei Rischi) e per raccogliere informazioni utili per espletare la valutazione del merito creditizio dell’istante,
inviare tutta la documentazione e il contratto firmato attraverso il quale il soggetto istante si impegna a ripagare i prestatori di fondi. In pochi giorni, si può procedere con i controlli ed ottenere una risposta sull’accoglimento o il rigetto dell’istanza,
se l’esito dei controlli è positivo, si ha la possibilità di ricevere subito l’ammontare del prestito sul proprio conto corrente,
la restituzione della rata avviene con addebito automatico sul conto corrente e l’importo comprende sia la quota capitale che gli interessi. In ogni momento si ha la possibilità di estinguere il prestito senza alcuna penale.
Prestiti tra privati tra familiari, tra amici e parenti
Un’altra tipologia di prestiti tra privati comprende quelle tra familiari/coniugi/amici: si tratta di una valida alternativa alle forme di credito al consumo forniti da banche e finanziarie.
Rispetto ai prestiti tra privati tramite piattaforma di social lending, questi prestiti tra privati sono ancora più vantaggiosi perché permettono di ottenere un risparmio ulteriore sui tassi di interesse.
Tra genitori e figli, marito e moglie, fratelli e sorelle o tra conoscenti si concorda una percentuale di interesse di entità irrisoria, o addirittura, nessuna percentuale e si pattuisce il piano di ammortamento (numero rate, importo, etc.) del prestito.
Le parti coinvolte possono determinare liberamente la quota capitale e quella interessi (se prevista).
In ogni caso, si ricorda che i tassi di interesse non devono superare le soglie anti-usura previste per legge.
Dato che si prestano soldi a figli, amici, familiari o parenti, se si tratta di un ammontare che supera i 3.000 euro, è necessario ricorrere agli strumenti di pagamento tracciabili come il bonifico o l’assegno non trasferibile.
Nel caso in cui il capitale finanziario richiesto sia inferiore ai 3.000 euro non c’è obbligo di utilizzo di uno strumento tracciabile.
Pertanto, in ogni caso, il bonifico “parlante” fornisce una prova certa del passaggio di denaro specie in caso di contestazione da parte del debitore.
Al fine di provare la provenienza del denaro, è necessario ricorrere alla scrittura privata che ha lo scopo di regolarizzare e di giustificare quella che sembrerebbe un’anomala migrazione di denaro da una persona all’altra e potrebbe destare sospetti da parte dell’Agenzia delle Entrate.
La scrittura privata dovrebbe contenere le seguenti informazioni:
nome e cognome del richiedente e del prestatore di fondi;
il capitale finanziario erogato;
la tipologia di prestito (fruttifero o infruttifero) con specificazione della quota capitale e tasso di interesse (eventuale);
il tempo di restituzione del prestito;
le firme dei soggetti coinvolti.
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