Riforma del Fisco difficile per via di alcune diatribe interne alla maggioranza del governo.
La riforma delle pensioni ancora più difficile, perché ci sono i diktat europei, il contenimento della spesa pubblica e misure di pensionamento anticipato in scadenza.
Arduo il compito dell’esecutivo Draghi, soprattutto perché a 360 gradi i sindacati pressano.
Sia sul Fisco che sulle pensioni le distanze tra governo e parti sociali sono siderali.
E nonostante ci sia l’appello alla collaborazione da parte, per esempio, del Ministro dell’economia, Daniele Franco, la Cgil con il suo leader Landini, minaccia sciopero.
Il governo chiede collaborazione e stop alle ideologie su pensioni e fisco
Nelle ultime giornate sono stati diversi gli eventi da segnalare. Per esempio, da Legge il Ministro Franco, come scrive il quotidiano “Il Giornale”, ha chiesto unità di intenti a tuti, anche ai sindacati. Un po’ ciò che ha detto Draghi ospite all’Assemblea di Confindustria, quando ha chiesto di mettere da parte le ideologie, sia per i datori di lavoro che per i rappresentanti sindacali.
In pratica una apertura alla piena collaborazione affinché si possano raggiungere quegli obbiettivi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
C’ sono da mettere a punto le grandi riforme, terreno minato naturalmente, e dove emergono tutte le differenti posizioni. Fisco e pensioni, ma anche lavoro, ammortizzatori sociali e burocrazia. Sono questi i campi di intervento dell’opera di riforma che attende Draghi e governo.
La dura presa di posizione di Landini per la Cgil, anche sulle pensioni
Collaborazione fino ad un certo punto però. Anche perché le materie sono troppo articolate e probabilmente ciò che chiede il governo può essere visto dai sindacati come una richiesta di accettare ciò che il governo chiede.
I sindacati da tempo chiedono una apertura di un tavolo di discussione, dove la loro voce deve essere ascoltata su tutti i campi, soprattutto sulle pensioni.
“Vogliamo che nella legge di Stabilità si apra una discussione per riformare le pensioni sbagliate fatte dalla Fornero, non solo Quota 100, e la riforma del fisco, che vuol dire meno tasse per lavoro dipendente e pensionati, e, dall’altra parte una vera lotta all’evasione fiscale”, queste le invettive lanciate dal Leader della Cgil Maurizio Landini.
In barba alle proposte di essere collaborativi Landini è rigido nelle sue posizioni che poi sono probabilmente in toto o quasi, le stesse delle altre sigle sindacali che formano la triplice.
“Se il governo non ci dà risposte valuteremo insieme a Cisl e Uil tutte le iniziative per portare a casa risultati”, questa la minaccia di Landini che tra le righe apre alla possibilità di indire uno sciopero.
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