Per i commercianti che cessano la propria attività vi è la possibilità di accedere ad una sorta di prepensionamento a partire dai 56 anni. Cerchiamo di capire di cosa si tratta e quando è possibile poterne usufruire.
Bonus commercianti
Non si tratta di una vera e propria pensione ma di una sorta di prepensionamento con l’erogazione di una somma minima a fronte della rottamazione delle licenze commerciali. Un indennizzo corrisposto dall’INPS a chi cessa la propria attività commerciale ed è in possesso di determinati requisiti.
L’indennizzo spettante è pari a 515 euro mensili fino al raggiungimento dei 67 anni necessari per accedere alla pensione di vecchiaia vera e propria.
A prevedere quello che è stato chiamato bonus commercianti è la legge di Stabilità del 2013, indennizzo che poi è stato prorogato e, infine, reso strutturale.
Può fare domanda dell’indennizzo commercianti chi esercita attività di commercio al minuto, sia come titolare che come coadiutori, con sede fissa, ambulanti su aree pubbliche, chi somministra al pubblico alimenti e bevande e agenti di commercio.
I requisiti per poter accedere a questa forma di prepensionamento sono:
- aver compiuto 62 anni se uomini
- aver compiuto 57 anni se donne
- essere iscritti da almeno 5 anni alla gestione per gli esercenti attività commerciali dell’INPS.
L’indennizzo può essere richiesto da:
- coloro che cessano l’attività senza essere arrivati al pensionamento (67 anni ancora non compiuti)
- coloro che pur avendo i requisiti non hanno presentato domanda di pensione o la stessa è stata respinta
Determinante per avere diritto al bonus, come abbiamo anticipato, è la cessazione dell’attività commerciale: è necessaria la cancellazione dal registro delle imprese presso la Camera di Commercio,la cancellazione dal registro REC e la consegna al comune, per le attività di commercio al minuto, della licenza per esercitare l’attività commerciale.
Segui MetaNews su Google News e sii il primo a conoscere tutte le Notizie dal mondo.