“No al green pass“, “Draghi va…”, “giornalista terrorista” e così via. Ancora una volta dal corteo No Green pass, sono tanti gli insulti per politici e giornalisti, rei di scrivere ciò che fa piacere ai “potenti” e ad ai “poteri forti”. Il tutto mentre i contagi in Italia ed in Europa sono pericolosamente in salita. Nei cortei organizzati a Milano e Trieste ci sono due fili conduttori: uno, i numeri dei manifestanti appaiono in calo; due, si sono verificati scontri con le forze dell’ordine. Fortunatamente la situazione a Torino è stata molto più tranquilla dal punto di vista dell’ordine pubblico.
No green pass: grande tensione a Milano, anche un arresto
A Milano, dove anche nelle manifestazioni scorse si erano verificati momenti di grande tensione,m ci sono stati ben 10 denunciati e 1 arresto. In oltre due ore, le forze dell’ordine hanno identificato uno per uno le persone presenti. La stragrande maggioranza dei manifestanti ha dato senza problemi i propri documenti, mentre qualcuno ha protestato per questo controllo ed un uomo che ha cercato di sottrarsi al controllo scappando di corsa è stato raggiunto ed arrestato. Dieci persone sono state invece accompagnate in Questura per essere denunciate, dopo il corteo milanese dei no green pass che ha terminato la sua marcia in via Anfossi all’altezza di via Sciesa, a circa 600 metri dalla Camera del lavoro.
Come riporta “Il Giorno”, i manifestanti, dopo le 21, orario per cui la prescrizione della Questura prevedeva la fine del corteo, si sono trovati la strada bloccata dalle forze dell’ordine ai quattro lati, con la possibilità di uscire da una delle vie mostrando i documenti. Loro però si sono opposti dicendo che non avevano commesso alcun crimine e aggiungendo “ci stanno sequestrando”. Dopo un po’ di tensioni, la folla è defluita.
Sempre a Milano si sono registrati atti di violenza nei confronti di due giornalisti di Fanpage, che sono stati spintonati e minacciati da due manifestanti, individuati dalla polizia e accompagnati in Questura.
A Trieste scontri tra manifestanti e forze dell’ordine in tenuta antisommossa
A Trieste la tensione era alta già da giorni quando il Sindaco Dipiazza aveva firmato un’ordinanza urgente, per contenere la ripresa dell’epidemia, chiedendo che ci fossero degli steward a controllare l’osservanza delle misure di sicurezze da parte dei manifestanti. Dipiazza, nell’ordinanza aveva chiesto esplicitamente di mantenere il distanziamento interpersonale tra i partecipanti e che questi indossassero le mascherine durante la manifestazione.
A questa richiesta, aveva risposto il Coordinamento No green pass Trieste con una nota: “ci rifiutiamo di organizzare un servizio d’ordine e di controllo, siamo consapevoli dei rischi collegati al virus e siamo in grado di autotutelarci“.
Durante la manifestazione friulana, hanno sfilato circa 8 mila persone, in arrivo anche da fuori Regione, senza nessun tipo di distanziamento nè protezione (come l’uso delle mascherine). Anche qui insulti alle forze dell’ordine e scontri. Intorno alle 19.40, la tensione è salita: alcuni manifestanti si sono staccati per raggiungere piazza Unità d’Italia, luogo simbolo delle proteste, interdetto alla manifestazione. Qui si sono consumati scontri tra le forze dell’ordine in tenuta antisommossa. Il cordone di polizia è stato oggetto di insulti. Verso la polizia si è verificato purtroppo anche un lancio di bottiglie di vetro. Le forze dell’ordine hanno respinto i manifestanti verso piazza della Borsa e hanno caricato usando manganelli e pare che una persona è rimasta contusa. A terra tavolini e sedie dei bar della zona.
Situazione tranquilla a Torino
A Torino lo slogan della manifestazione è stato “senza paura della dittatura”. I manifestanti No Green pass sono stati molti di meno rispetto a Milano e Trieste, si parla di circa un migliaio di persone in tutto. I manifestanti hanno raggiunto piazza Vittorio a Torino alla fine di un corteo partito nel tardo pomeriggio da piazza Castello. Non si sono registrati momenti di grande tensione se non quando i no Green pass di Torino si sono fermati davanti alla sede Rai al grido “Giornalisti terroristi”. Come riporta l’Ansa, in piazza Vittorio invece è stato organizzato un aperitivo in mezzo alla strada con bottiglie di alcolici e altre bevande. “Così ci riprendiamo i nostri spazi come presto ci riprenderemo i nostri posti di lavoro”, hanno detto nell’intervento che ha concluso il corteo.
Segui MetaNews su Google News e sii il primo a conoscere tutte le Notizie dal mondo.