Dopo giorni e giorni di rumor, presunte conferme e smentite, la mini riforma del Codice della Strada è stata ufficialmente presentata. Nel testo redatto sono state confermate tante delle promesse fatte dall’esecutivo verso i cittadini, pure relativamente alle multe. Ciononostante, c’è chi ha da ridire, poiché deluso dall’approccio nei confronti dei guidatori rei di trasgredire la normativa. Il “capo d’accusa” è di aver perso l’ennesima occasione per adottare un approccio più rigoroso e intransigente nei riguardi di coloro che non si preoccupano troppo di osservare le disposizioni legislative. Comunque, il tasto dolente concerne i monopattini. Difatti, alla luce dei numerosi incidenti capitati negli ultimi anni, a causa della guida spericolata di alcuni, le aspettative erano elevate in merito ai provvedimenti assunti dagli organi incaricati di adottare gli opportuni accorgimenti.
Multe fino a 866 euro: si adotta l’approccio severo
Nella fattispecie, si sperava in clamorose novità per il monopattino elettrico che, a fronte del dispiacere procurato ai proprietari, avrebbe alzato la soglia di guardia nell’impiego. Importi novità non pervenute. Il nuovo Codice della Strada non prevede la obbligatorietà dell’assicurazione imposta unicamente per le società di noleggio. E poi l’obbligo del casco rimane una prerogativa per i minori di 14 anni. A partire dal mese di luglio del 2022, i mezzi saranno autorizzati purché dispongano di segnalatori frecce e stop e rispettino il limite di velocità sulle strade urbane pari a 20 km/h.
A ogni modo, tolte le riserve sollevate dai detrattori, la Legge n. 156 del 9 novembre 2021, ha rivisto la bellezza di 40 articoli del Codice della Strada. Tra le decisioni più rilevanti rientrano certamente multe salate, fino a 866 euro, per chi si mette al volante e distrattamente commette tale errore, in particolare quello sui rifiuti.
Pugno duro per chi “insozza la strada”
Il legislatore ha evidenziato nuovamente uno spiccato interesse non solo per la tutela della incolumità fisica delle persone, ma pure per l’ambiente. Nonostante la delusione generata dall’atteggiamento ritenuto remissivo e fin troppo tollerante relativamente ai monopattini, qualcuno che sorride c’è. Ci riferiamo ai cittadini dal “pollice verde”. Il normatore della penisola ha stabilito, infatti, la modifica dell’articolo n° 15 al comma 3-bis. Scendendo nel dettaglio, l’art. 15 prevede il divieto di “insozzare la strada o le sue pertinenze”, gettando rifiuti o oggetti dai mezzi di trasporto in sosta o in movimento. In precedenza, i trasgressori rischiavano una contravvenzione da un limite minimo di 108 euro a un limite massimo di 433 euro, in conformità al comma 3-bis.
Con l’entrata in vigore della Legge 156 del 2021, chiunque viola la direttive sarà punito con una multa decisamente più cara. Ovvero una sanzione pecuniaria che va da una soglia minima di 216 euro fino ad una soglia massima di 866 euro.
Attraverso tale iniziativa l’intento è di disincentivare coloro che hanno la pessima abitudine di gettare qualcosa che imbratti lo strada o anche della semplice carta. Difatti, sono raddoppiate le multe per chi getta dai veicoli in movimento un qualunque oggetto. Nella fattispecie, si andrà incontro ad una contravvenzione da un minimo di 52 euro ad un massimo di 204 euro.
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