Dalla loro introduzione, le criptovalute hanno macinato parecchi chilometri. Oggigiorno istituzioni e investitori privati le adottano e le usano persino come modalità di pagamento. Ma andranno avanti a crescere pure nei prossimi anni? Secondo il rapporto dalla società specializzata Allied Market Research, il mercato globale delle crypto raggiungerà 5 miliardi di dollari entro il 2030. Dunque, le prospettive appaiono decisamente lusinghiere e di seguito vi indicheremo le criptovalute destinate a diventare leader del campo entro il 2030.
Criptovalute: Cardano (ADA)
Cardano, moneta digitale di terza generazione, è nota soprattutto per il suo primo ricorso alla convalida Proof-of-Stake, che ne incrementa l’efficienza sotto il piano energetico in confronto al Bitcoin. Pertanto, lungo l’intero 2021 la rete Cardano ADA ha maturato un enorme rally. Il picco storico assoluto di quotazione, pari a 3,10 dollari, è stato toccato prima del lancio dell’aggiornamento Alonzo. L’aggiornamento in questione, tenuto in elevata considerazione dai tecnici, ha avuto luogo il 12 settembre, mediante un cosiddetto aggiornamento del protocollo hard-fork combinator (HFC).
L’upgrade ha fatto sì che sulla blockchain si implementasse lo smart contract, permettendo, in definitiva, un’ulteriore espansione delle applicazioni e della c.d. DeFi, ovverosia della programmabilità di finanza decentralizzata. Inoltre, consentire alla rete di ospitare token non fungibili (NFT) ed eseguire software Oracle in grado di recuperare dati esterni per finalizzare contratti intelligenti.
I recenti progressi inducono a riporre grosse aspettative in Cardano. E, come se ciò non bastasse, l’ecosistema ha stretto diverse nuove partnership e sta ampliando la sua portata a parecchie nicchie di mercato. Mentre scriviamo è già presente nell’ambito sanitario, in virtù della collaborazione siglata con Awakening Health, e nel settore delle telecomunicazione, cooperando con la rete Dish dell’azienda fortune 250. Probabilmente il prezzo dell’ADA andrà avanti a salire e magari raggiungerà pure la soglia dei 50 dollari nel 2030.
Solana (SOL)
Negli ultimi mesi ha guadagnato un’enorme trazione e popolarità Solana, critpovaluta sviluppata per promuovere il ricorso ai contratti intelligenti, dApp e DeFi. Essa trae fondamento da un nuovo protocollo di consenso, un meccanico ibrido Proof-of-History e Proof-of-Stake che agevola transazioni più veloci e una sicurezza elevata. Solana si è andata a collocare come una piattaforma blockchain sicura, altamente efficace, resistente alla censura e altamente efficace. Sfruttando la tecnologia blockchain senza autorizzazione, la rete propone efficienti soluzioni DeFi.
Il prezzo è schizzato alle stelle in occasione della prima incursione degna di nota negli NFT con le Degenerate Ape Academy. Ad aver catturato l’interesse pure la possibilità – sostenuta da Solana – di fare qualsiasi cosa Ethereum 2.0 promette di saper fare, anche in tal caso 20 volte più velocemente. Il network dispensa un throughput di 50000 transazioni al secondo (TPS) e possiede la scalabilità per salire fino a un milione. I presupposti sono eccellenti, atti a indicare una crescita futura. Stando alle stime diffuse, Solana potrebbe avere un ritorno del più 2.500 per cento entro la fine del 2.025, rendendolo un valido acquisto ora. Gli analisti di City Forecast sono fiduciosi che potrebbe essere scambiata tra 3.700 e 4.600 dollari per token entro il 2030.
Criptovalute: Uniswap
In costante aumento dall’inizio del 2021, l’altcoin Uniswap ha sovraperformato con successo diverse altre valute DeFi, ritagliandosi un posto tra le piattaforme DEX più performanti sul mercato. Non rappresenta esclusivamente un progetto autonomo sulla rispettiva blockchain né un’applicazione decentralizzata (dApp) sulla rete Ethereum. Dà modo di scambiare ETH in numerosi token ERC-20. Ad alimentare lo scambio decentralizzato pure un protocollo di market maker automatizzato (AMM) e qualsiasi token è liberamente scambiabile nel momento in cui gli viene assegnata una determinata liquidità.
Molti esperti ritengono UNI un investimento redditizio a lungo termine. Ciò poiché la rete dispone di parecchi vantaggi in confronto alla concorrenza, quali commissioni basse, liquidità piuttosto elevata, funzionamento intuitivo, gestione in toto delle proprie chiavi private e l’integrazione di un portafoglio esterno. Il team addetto allo sviluppo ha introdotto diverse nuove funzionalità per il miglioramento del servizio e, il 13 luglio, annunciato finalmente il lancio alpha di V3 sulla mainnet Optimistic Ethereum. A indurre un parere positivo circa UNI in ottica 2030 è la crescente popolarità della DeFi. Attualmente conta quasi 50 miliardi di dollari bloccati nell’ecosistema DeFi. La piattaforma prevede che i token concludano l’anno a 51,35 dollari, con il prezzo destinato a crescere fino a 366 dollari entro il 2025 e 1.032 dollari entro il 2030.
Chainlink (LINK)
A differenza di altre criptovalute, Chainlink sta lavorando duramente per segnalare l’innovazione in ambito tecnologico. La rete punta ad assicurare che ogni partecipante goda dei vantaggi funzionali abilitati alla blockchain. Si tratta di una rete Oracle decentralizzato eretta su Ethereum. La rete funge da ponte di collegamento tra fonti di dati off-chain, feed di dati e pagamenti bancari a contratti intelligenti on-chain. Distribuendo reti Oracle, Chainlink ha reso i smart contract più efficienti. Inoltre, vanta forti legami con alcuni dei principali investitori, da Oracle a SWIFT, fino a Google Cloud.
Integrata in più di 300 progetti, la prevalenza dei quali in DeFi e Blockchain, Chainlink è un’opzione di investimento redditizia per gli investitori odierni. Il rally sbalorditivo e le collaborazioni significative remano a suo favore. Grazie alla funzionalità estesa dei servizi Oracle, il progetto è ora saldamente radicato nello spazio Blockchain. Ed ha addirittura ricevuto un ringraziamento da parte di Google per i suoi favolosi servizi Oracle. La previsione sui prezzi resta positiva. Potrebbero finire su un punto relativamente basso nel 2021, ma il 2022 segnerà probabilmente la svolta positiva, sebbene difficilmente verrà eguagliato il picco storico, atteso, invece, nel 2023, quando il prezzo potrebbe stabilirsi intorno ai 68 dollari.
Shiba Inu (SHIB)
Di tale passo, Shiba Ibu potrebbe conseguire livelli record entro il 2030. Mentre l’hype intorno alle monete meme continua a mantenere il suo ritmo, sia sui social che sulle piattaforme dei tradizionali media, la quotazione di SHEB è lievitata in maniera rilevante negli ultimi mesi. Di recente, ha pure cominciato a vedere un tasso di adozione in crescita. GRUPONICO, il maggiore gruppo di intrattenimento in Paraguay, ha recentemente reso noto di accettare Shiba Inu come metodo di pagamento per tutti e 24 i punti vendita che operano nel Paese sudamericano.
Inoltre, il token è stato anche virtualmente quotato sulla quasi totalità di exchange. Uno dei numerosi motivi per cui ha catturato l’interesse consta nella comunità, forte, attive e vivace che la sostiene. Per tale ragione è cresciuta la fama e si è attirato l’attenzione di vari investitori in criptovalute di elevato profilo. A parte il clamore e le sponsorizzazioni di personaggi mediaticamente forti, lo staff è alle prese con la creazione di un efficiente ecosistema. Con il trend rialzista attuale guadagnerebbe oltre il 757 per cento nel prossimo quinquennio. Ecco perché un posto le spetta di diritto nella top 5 delle criptovalute da tenere d’occhio in prospettiva futura.
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