Hai dimenticato di spegnere la lampadina? Quanto ti può costare

Anche alla persona più attenta ai risparmi talvolta capita di lasciarsi sfuggire qualcosa. E di pentirsene amaramente: bastava giusto un pizzico di attenzione in più e non sarebbe caduto in errore. Se ti rispecchi in una situazione simile non essere troppo duro con te stesso. Prendi atto che sbagliare è umano, basta farne tesoro per le prossime occasioni. Forse della dritta sulla lampadina che ti stiamo per dare te ne sei accorto a tue spese, altrimenti – stanne pur certo – la troverai utile, anzi preziosa. Sebbene sia abbastanza intuitiva, talvolta si finisce per non prestarci attenzione: da lì il brusco scivolone.

Dimentichi la lampadina accesa? Ecco l’impatto in bolletta

Con l’arrivo della fredda stagione diminuiscono le ore della luce solare. In casa si accendono ben prima le lampadine. In genere, nei 5 mesi di ora solare, negli ambienti chiusi la luce si accende già a metà pomeriggio. Un modo per non stancare gli occhi e non affaticare la vista. Se ti capita di passare parecchio tempo davanti al pc ti renderai conto quanto sia importante. Dunque, il dispendio di energia elettrica finisce inevitabilmente per aumentare ed esponenzialmente. In tanti di noi prestano scarso peso al consumo di una semplice lampadina lasciata accesa in una stanza. A torto, aggiungeremo, poiché i contraccolpi si fanno sentire in bilancio. D’altronde, quella lampadina si “abbevera” di watt ogni ora e fa salire il costo della bolletta della luce. Ma di che cifre parliamo? Nelle prossime righe ci accorgeremo che una lampadina costa 100 euro se sta accesa per questo tot di ore.

Mentre l’inverno è ormai dietro l’angolo, il costo della bolletta della luce subisce una decisa impennata. Una serie di fattori conduce a un massiccio ricorso all’energia nel periodo più freddo di un’intera annata. Le lampadine si accendono prima e il freddo consente di usare maggiormente strumenti per riscaldare gli ambienti. Quest’anno la bolletta della luce rischia, oltretutto, di toccare soglie altissime, da record, a causa dei rincari delle materie prime e della conseguente inflazione, di cui sentiamo praticamente parlare ogni singolo giorno.

Gli studi condotti dalle associazioni dei consumatori hanno quantificato che i rincari possono pure superare il 30 per cento in confronto al corrispettivo del 2020. Una famiglia è nella posizione di razionalizzare le uscite, pure attraverso l’uso intelligente dell’illuminazione. Una soluzione semplice consiste nello spegnere la luce nel momento di uscire da una stanza. Tener accesa inutilmente una lampada produce consumi e scaturisce un incremento in bolletta.

I watt rappresentano un’unità di misura con la quale viene calcolata la potenza delle lampadine (sebbene, a dire il vero, oggi si tendono ad adottare i lumen). In media un Kw/ora (1.000 watt) costa 0,2  euro a una famiglia. Ergo, 20 centesimi, l’ora. Pertanto, una lampadina da 100 watt consumerà circa 2 centesimi in un’ora. Supponiamo di tener accesa quella della cucina o del soggiorno, per 6 ore circa al giorno nel periodo invernale. Con un calcolo elementare emerge che, alla fine della giornata, quella lampadina è costata 12 centesimi. Per ricavare l’ammontare mensile è sufficiente moltiplicare 12 centesimi per 30 giorni.

Quindi scopriamo che una lampadina da 100 W tenuta in funzione per 6 ore al dì di media, costa 3,6 euro al mese. In un anno, la stessa comporterà un esborso di 3,6 euro per 12 mesi, perciò 43 euro. Tuttavia,  occorre rammentare che in estate si usa meno la luce elettrica. Potremo, pertanto, ipotizzare che una lampadina a incandescenza, della potenza di 100 watt, consumi annualmente circa 35 euro. In tre anni giungeremo a 100 euro. Può sembrare una  cifra trascurabile ma se facciamo il calcolo per ogni lampadina accesa in casa, l’importo salirà vertiginosamente. E poi gli impianti di illuminazione prevedono spesso più di una lampadina…