Nello stesso posto dove sono posizionati i metal detector con cui vengono controllati i deputati che entrano a Montecitorio, avverranno i controlli sul Green pass per gli onorevoli.
Infatti sembra che si vada verso l’obbligo del Green pass anche per i parlamentari. Al momento la decisione sembra che sia stata presa per la Camera dei Deputati, mentre al Senato se ne riparlerà il 5 ottobre.
Come avverranno i controlli in Parlamento
Nessun controllo a campione perché secondo le indiscrezioni, verranno applicati controlli a tappeto.
L’assistente parlamentare oltre a controllare il tesserino all’ingresso di Montecitorio, come si legge sull’Huffingtonpost, controllerà anche la certificazione verde.
Inserire l’obbligo del Green pass per quelli che sono a tutti gli effetti eletti e facenti parte di un organo costituzionale, non è cosa semplice.
Diverso quindi dalla facilità con cui è stato imposto ad ogni lavoratore sia pubblico che privato.
Serve una farraginosa prassi che prevede summit, riunioni e decisioni a Camere unite, cioè con entrambi gli uffici di Presidenza in azione.
Per i parlamentari, 250 euro in meno di diaria senza Green pass
A dire il vero, come per tutta la popolazione e per tutti i lavoratori, visto che la maggior parte sono già vaccinati, c’è una evidenza. Infatti sono più i parlamentari che sono in accordo con l’estensione dell’obbligo anche alle Camere che quelli contrari. Ma tra questi ultimi c’è chi già parla di ricorso alla Consulta.
Al momento le ipotesi parlano di penalizzazioni come per tutti i lavoratori che sono assoggettati a sospensione dello stipendio e a multe che partono da 600 euro. Per i parlamentari si parla di taglio di 250 euro al giorno di diaria.
Controlli, blocchi all’ingresso non fattibili per i parlamentari (sono eletti a cui non si può impedire l’ingresso in Parlamento) e come metteranno a punto il tutto, sono tutti argomenti da approfondire attentamente.
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