Ed alla fine la grande manifestazione di Trieste contro il Green pass, per la quale erano attese da tutta Italia non meno di 20.000 persone, viene cancellata. Non è stato il governo a cancellarla, ma è stata una decisione del Coordinamento 15 ottobre, quello dei portuali di Trieste da cui il movimento è nato.
Una decisione che nasce dal pericolo che la manifestazione degenerasse, che da pacifica come è nelle intenzioni degli organizzatori, si passasse a violenze e scontri. Il pericolo di infiltrazioni, questa la motivazione che ha spinto gli organizzatori a fare marcia indietro, senza però fare passi indietro sulle loro posizioni. Lo ha ribadito chiaro con un video messaggio Stefano Puzzer, uno dei portavoce del Coordinamento 15 ottobre.
Il segnale delle durezza del governo è stato già dato
La delusione per quanti avevano già in mente di andare a Trieste per la manifestazione è stata grande, ma ad approfondire i temi non si può non dire che i portuali hanno fatto bene. Parliamoci chiaro, dopo che il governo è stato capace di sgomberare il molo 4 del Porto di Trieste a colpi di getti d’acqua e lacrimogeni, nonostante le persone che erano al Porto tutto fossero tranne che aggressivi, la dice lunga sui rischi di ciò che poteva accadere il 23 ottobre.
Anche volendo, i portuali non sono numericamente in grado di controllare che 20.000 persone (ma secondo noi sarebbero state di più), sono tutte persone pacifiche. Fascisti, anarchici, centri sociali, black block e via dicendo, sono tutti maestri nell’infiltrarsi in manifestazioni pacifiche per tramutarle in violente. Loro conoscono la piazza meglio dei portuale e della brava gente che sta con i portuali.
E come dicevamo, ad approfondire il tutto, è evidente che dalla parte del governo, fermo sul Green pass, fermo sul vaccino e duro contro i “No Pass”, forse non si aspetta altro. Dire all’opinione pubblica, già pilotata dal 90% della Stampa e dei Media, che i portuali e chi è con loro sono nel torto. Bastava una carica contro le Forze dell’Ordine, magari di persone che con i portuali e con la brava gente centrava poco, per fare di tutta l’erba un fascio come si dice in questi casi.
Il governo avrebbe avuto la scusa per usare la repressione come arma per sciogliere la manifestazione e bloccare le future.
Le parole di Puzzer non lasciano dubbi
Anche l’Ansa ha riportato la notizia che la manifestazione di Trieste è stata sospesa. E lo ha fatto riportando le parole del video appello di Stefano Puzzer, come detto, uno dei portavoce del Coordinamento 15 ottobre.
Ciò che fa specie è che nonostante tutto, il governo tramite la Prefettura di Trieste non aveva battuto ciglio ad autorizzare la manifestazione. Ma come, lo stesso governo che ha sfollato gente seduta per terra a colpi di estintori, lo stesso governo che non ha saputo difendere la Cgil dall’attacco dei neofascisti, adesso autorizza in men che non si dica la manifestazione?
Ma se la scusante dell’uso degli idranti a Trieste è stata anche la presunta pericolosità per l’ordine pubblico di quella gente bagnata dalla Polizia in assetto antisommossa e con blindati, come si fa a dire di sì ad una manifestazione ancora più grande?
Certo, nessuno accusa il governo di praticare la strategia della tensione, e nemmeno noi lo facciamo, ma in una situazione delicata, che sia venuto il dubbio a Puzzer e colleghi, che ci potesse essere una trappola dietro l’ok alla manifestazione è lecito.
Le parole di Stefano Puzzer, per i portuali di Trieste e pee i No Green Pass
“Noi ci impegneremo per mantenere la manifestazione pacifica come fatto finora perché amiamo il nostro lavoro e la nostra città. Cercheremo di tenere gli animi tranquilli, perché continui pacifica”, così inizialmente avevano detto i portuali. Ma i rischi per la mole di gente che sarebbe arrivata non sono pochi. Da qui la decisione di annullare la manifestazione.
“Non venite qui, non voglio mettere a repentaglio la vostra incolumità. So che questa cosa che vi sto per dire vi farà rimanere male però io vi chiedo di fidarvi di me. Ci sono centinaia e centinaia di persone che vogliono venire qui e rovinare il nostro obiettivo. C’è qualcuno che non vede l’ora di approfittare di questo e dare la colpa al coordinamento 15 ottobre e bloccare tutte le prossime manifestazioni del Coordinamento”, queste le parole del portavoce.
Segui MetaNews su Google News e sii il primo a conoscere tutte le Notizie dal mondo.