Che sia un provvedimento discutibile lo sanno tutti, anche i cittadini che hanno fatto le due dosi di vaccino e sono in regola col Green pass.
È innegabile che rendere obbligatorio il vaccino per qualsiasi posto di lavoro espone il provvedimento a diverse criticità.
Problema controllo e problema di produzione, il Green pass è pieno di problematiche
Una cosa è entrare in un grande ufficio con un addetto al controllo della certificazione. Un’altra è controllare un operaio edile su un cantiere, con aziende che hanno più di un cantiere aperto e magari in diversi paesi.
E poi ci sono piccole realtà aziendali (sotto i 15 dipendenti), che non possono certo permettersi di poter dire a 4 o 5 dipendenti di stare a casa perché non hanno il Green pass.
Ne va della attività produttiva, specie se i lavoratori restii al Green pass sono in ruoli strategici dell’attività stessa.
La Cna del Trentino Alto Adige chiede un confronto
“La norma sul Green pass rischia di non essere applicabile per circa 9 milioni di lavoratori”, è ciò che ha detto Claudio Corrarati, Presidente della Cna del Trentino Alto Adige.
“Emergono forti criticità per aziende con meno di 15 dipendenti. Necessario subito un confronto”, questo l’appello della Cna.
Dalla Cna fanno sapere che pur se favorevoli alla regola sull’obbligo del certificato verde, non trovano chiare le regole applicative soprattutto per 9 milioni di lavoratori tra dipendenti e autonomi in Italia.
Si tratta di tutti i lavoratori che non sono in servizio all’interno di grandi fabbriche e grandi uffici.
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