Green pass obbligatorio in ogni ambiente di lavoro. È quello che ha previsto il nuovo decreto del governo che entrerà in azione dal 15 ottobre prossimo. Green pass Badanti quindi, ma anche colf, cuochi, governanti, maggiordomo e baby sitter, le regole valgono anche per tutti i lavoratori del settore domestico.
Ma ci sono cose che oggettivamente minano la reale fattibilità di questa estensione dell’obbligatorietà del Green pass nel settore domestico.
Chi controlla il Green pass badante?
In primo luogo, l’obbligo del Green pass presuppone il controllo. Ma chi può controllare la badante se l’unica altra persona che vive in casa è l’anziano da assistere?
Effettivamente la badante viene assunta per assistere fragili e anziani non autosufficienti. Magari perché le famiglie dell’anziano sono lontane, in altri Comuni. O semplicemente perché lavorano altrove. E allora, come e chi può effettuare i controlli? Il Green pass badante è davvero un rebus.
La badante sospesa senza stipendio? Serve a poco
Oltre a una pesantissima multa che va dai 600 ai 1.500 euro, la badante senza Green pass rischia il posto.
È vero, il decreto stabilisce che il lavoratore privo di Green pass debba essere sospeso senza stipendio già dal primo giorno di assenza ingiustificata.
Si, perché il lavoratore privo di Green pass viene considerato assente ingiustificato.
Lo stesso decreto ha stabilito la conservazione del posto di lavoro fino a Green pass ottenuto per il lavoratore dipendente sospeso.
Ma per le badanti, il CCNL prevede la possibilità di licenziamento senza particolari adempimenti da parte del datore di lavoro. Basta il preavviso di giorni basati sull’anzianità per mettere alla porta la badante. Alla famiglia, piuttosto che rischiare di incappare in controlli o difficoltà oggettive, oppure se preferiscono avere una badante vaccinata, basta poco per sostituire la badante.
Vaccini non riconosciuti o vaccinazioni complicate, Green pass badante complicato
E poi c’è un altro aspetto da considerare in questo settore talmente particolare. Molte badanti sono straniere che provengono da Paesi dell’Est Europa o dall’Africa. E ci sono Paesi (Tunisia, Bosnia, Montenegro, Serbia e così via), dove potrebbe essere stato somministrato lo Sputnik, il vaccino russo.
E si tratta di un vaccino non riconosciuto in Italia come valido per il Green pass. Come si fa in questi casi? Bella domanda, ma attualmente senza risposta. E senza considerare le difficoltà delle badanti a vaccinarsi in Italia, tra problematiche con le tessere sanitarie, le residenze agli uffici anagrafe dei Comuni e perché no, anche quelle relative al lavoro sommerso.
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