Elezioni Amministrative: i risultati dei candidati contrari a Green pass e vaccino

Come sono andati i candidati alle elezioni amministrative di ieri che hanno puntato sulla loro contrarietà a certificazione verde e vaccini per la campagna elettorale?

eletti no Green pass

Una tornata elettorale come sempre accade, è il termometro della situazione su determinati argomenti caldi per la popolazione. E quale è oggi l’argomento più caldo? Senza dubbio il Green pass e la campagna vaccinale.

La popolazione è spaccata in due, tra chi è per e chi è contro il Green pass. A dire il vero, stando alla percentuale di persone che il certificato verde lo hanno già, la maggioranza dovrebbe essere favorevole.

Anche in campagna elettorale uno degli argomenti caldi è stato inevitabilmente il Green pass. E c’è chi ha cavalcato questa onda, perché c’erano candidati che esplicitamente hanno incentrato al campagna elettorale proprio sulla loro contrarietà alla certificazione verde, soprattutto per come verrà imposta dal 15 ottobre per lavorare.

Ma come sono andati questi candidati sindaci o consiglieri nelle varie città dove si è votato?

L’esito elettorale dei candidati no Green pass e no vax

Il più famoso è senza dubbio l’ex grillino Gianluigi Paragone, uno che è contrario al Green pass e al vaccino o non lo nasconde. Ma da Torino a Napoli, da Roma a Trieste, un po’ ovunque c’erano candidati contrari alle imposizioni del governo Draghi.  L’esito del voto del 3 e 4 ottobre per questi candidati è stato oggetto di una attenta analisi del sito Fanpage.

A Trieste, per esempio Ugo Rossi, ha ottenuto un seggio in Consiglio comunale racimolando più voti (il 5%) rispetto ai candidati del Movimento 5 Stelle con il suo Movimento 3 V. Stessa cosa a Rimini, con Matteo Angelini che ha superato la soglia di sbarramento arrivando a superare il 4% e doppiando la candidata grillina.

Il Movimento di Rossi e Angelini si chiama 3 V quasi come un acronimo per indicare “Vaccini vogliamo verità”, che la dice lunga sul loro pensiero sulla certificazione verde e sul vaccino stesso.

Gianluigi Paragone, il fondatore di Italexit che è pure contrario al Green pass, ha preso poco meno del 3% a Milano.

Alcuni candidati non vax sono andati bene

Chiamarli tutti no vax forse è un errore, perché molti sono contrari probabilmente a questo vaccino anti Covid. Il Movimento 3 V però, è nato come movimento contro il vaccino in età pediatrica e annovera tra loro molti ex esponenti del M5S (tra cui il già citato Ugo Rossi).

I candidati no vax e no Green Pass eletti consiglieri comunali

In Veneto a dire il vero i candidati no vax non hanno recuperato seggi se si eslcude il già citato seggio di Trieste per il candidato sindaco Rossi. Detto del seggio di Rimini per Angelini, a Bologna solo l’1,6% ha preso Andrea Tosatto.

Si tratta di quel Tosatto che ha pubblicato un libro (The Covid Show) riassumendo delle posizioni scettiche sul Covid con prefazione di Sara Cunial, l’ex grillina espulsa da Di Maio e soci proprio perché no vax.

A Roma, Milano, Napoli e Torino la soglia di sbarramento necessaria ad accedere in Consiglio è stato un muro insormontabile per i candidati no vax. Tutti si sono fermati tra lo 0,4% e l’1%, Per esempio, 5.000 voti a Roma sono quelli raggranellati dal candidato sindaco Luca Teodori, ed altrettanti ne ha presi a Torino il collega Paolo Alonge e a Napoli, Giovanni Moscarella.

 

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