Il Governo Draghi ha approvato venerdì 15 ottobre 2021 un decreto fiscale con interventi urgenti in ambito fiscale ed economico, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili. Tra l’altro, il provvedimento concede più tempo per saldare i debiti cumulati con il Fisco; la possibilità di rientrare nel Saldo e stralcio e nella Rottamazione ter, anche se sono saltate delle rate; 100 milioni extra per le agevolazioni per l’acquisto dei veicoli ecologici; 13 settimane supplementari di cassa integrazione, dove il blocco dei licenziamenti va a scadenza, mentre per gli ex dipendenti Alitalia l’ammortizzatore sociale è prolungato fino al termine del 2022; ulteriori congedi parentali per chi ha i figli in quarantena o in Didattica a distanza; 200 milioni aggiuntivi per il Reddito di Cittadinanza; 6 miliardi al fondo per l’assegno unico per i figli; il rifinanziamento delle misure per equiparare alla malattia la quarantena causa Coronavirus. Inoltre, il testo contiene pure tutte le nuove disposizioni per rafforzare la prevenzione, i controlli (ci saranno 1.024 assunzioni in più di ispettori del lavoro) e le sanzioni a carico delle imprese (fino alla sospensione dell’attività) per contrastare la piaga degli infortuni su luogo di lavoro.
Decreto fiscale: cassa integrazione Covid
Per meglio gestire la fine del blocco dei licenziamenti, che dal 31 ottobre andrà a riguardare pure le piccole attività e il terziario, il Consiglio dei ministri concede 13 settimane in più di cassa integrazione Covid, ovvero gratuite per le aziende, che avranno occasione di accedervi per sostenere fino al 31 dicembre 2021 il reddito del personale sospeso anziché licenziare.
Il totale delle settimane aggiuntive si riduce a 9 per i settori del tessile, abbigliamento e pelli, in cui il blocco dei licenziamenti doveva giungere a termine lo scorso 30 giugno, come per il resto delle grandi compagnie, salvo poi ricevere, appunto, la proroga fino al 31 ottobre. Il decreto approvato statuisce, inoltre, 12 mesi supplementari di integrazione salariale per i lavoratori di Alitalia Cityliner e Alitalia Sai in amministrazione straordinaria.
Congedi parentali e assegno unico
Certi articoli del decreto vanno a toccare da vicino i nuclei familiari. Ad esempio, l’art. 10 della bozza entrata in Consiglio dei ministri statuisce il rifinanziamento al 50 per cento dei congedi parentali per i lavoratori con figli minori di 14 anni in quarantena o in Didattica a distanza. Ovvero viene allungato il congedo, introdotto nel corso dell’emergenza pandemica e mantenuto fino al 30 giugno scorso.
Per chi ha figli tra i 14 e i 16 anni il congedo è sì accordato ma in maniera non retribuita. Con l’art. 12 si assegnano, invece, 200 milioni in più per il Reddito di cittadinanza per il 2021, mentre l’art. 22 indica che il Fondo per l’assegno universale sui figli è innalzato di 6 miliardi di euro annui a decorrere dal 2022. Le risorse erano già stabilite dalla Legge di Bilancio 2021 nel fondo costituitop per la riforma fiscale.
Ecobonus per le auto green
Altri 100 milioni di euro vengono assegnati al fondo ecobonus per l’acquisto di vetture a basse emissioni. Tali risorse vanno così a rimpolpare la dote di 350 milioni, stanziata nei mesi precedenti, dalla legge di conversione del decreto Sostegni bis. Il testo approvato venerdì 15 ottobre puntualizza le modalità di fruizione dei 100 milioni, nello specifico 65 milioni servono a sussidiare l’acquisto di veicoli M1 rientranti nella fascia di emissione da 0 a 60 g/km CO2; 20 milioni sono diretti ad agevolare l’acquisto di mezzi commerciali di categoria M1 o N1 speciali (di cui 15 milioni esclusivamente riconosciuti a quelli 100% elettrici); 10 milioni per i veicoli M1 nel range 61-135 g/km CO2; 5 milioni per i veicoli M1 usati con emissioni fino a 160g/km CO2.
Sicurezza sul lavoro: le sanzioni e il fermo attività
Per le imprese ree di gravi inottemperanze alle normative in materia di sicurezza sul lavoro scatta la sospensione del servizio. Il giro di vite con le disposizioni relative alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro inserite nel decreto rende più severe le misure per prevenire gli infortuni e i decessi.
L’adozione del provvedimento cautelare della sospensione dell’attività scatta qualora l’Ispettorato nazionale del lavoro riscontri gravi violazioni nell’ambito della sicurezza oppure la presenza sul luogo di lavoro di oltre il 10 per cento del personale in nero. Si stabilisce, poi, che non è più richiesta nessuna recidiva ai fini delle sanzioni, che perciò scattare immediatamente a fronte gravi inadempienze accertate.
Assunti 100 ispettori del Lavoro
Tra le misure stabilite dal decreto legge fisco in tema di sicurezza lavorativa figurano 1.024 nuove assunzioni all’Istituto nazionale del lavoro; e un investimento superiore ai 3 milioni e 700 mila euro in tecnologie nel biennio 2022-2023. Il proposito è di rafforzare i controlli mediante e, a tal proposito, dal 1° gennaio 2022 gli addetti dell’Arma dei Carabinieri passeranno dagli attuali 570 a 660 unità.
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