Si dice comunemente che la matematica non è una opinione. Questo un detto comune e largamente utilizzato. Ma è altrettanto vero che pure sui numeri si possono fare interpretazioni.
Nella scuola per esempio, questo ciò che sta accadendo adesso per quanto riguarda le classi che sono già in quarantena per Covid.
Il ritorno alla scuola in presenza, con la fine della Dad possono essere considerati i dogmi con cui il governo ha riaperto l’anno scolastico.
I vaccini e il Green pass sono gli strumenti che avrebbero dovuto mettere la parola fine alla didattica a distanza e alle problematiche della scuola alle prese con il Covid.
Ma sono circa 800 le classi che in tutta Italia sono oggi alle prese con positivi al Covid.
E su questi dati c’è chi lo ritiene allarmanti e chi minimizza, come il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.
Anief, stampa e governo, giudizi differenti sull’avvio dell’anno scolastico
Anief, una delle più importanti sigle sindacali del comparto scuola parla di ritorno alla didattica in presenza, già fallito a pochi giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico.
Il riferimento è alla notizia di circa 800 classi in quarantena in tutto lo stivale.
Ma come dicevamo, sui numeri si può interpretare.
Infatti secondo il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi “docenti e studenti in quarantena sono pochissimi”.
Come si legge su Repubblica, non c’è traccia di numeri ufficiali. I dati vengono fuori da report regionali e dalle notizie delle agenzie di stampa.
Fatti sta che quest’anno alla stessa data, le classi in quarantena sono di più rispetto allo scorso anno (400 nel 2020, 800 adesso).
Anief molto critica su governo e Green pass per la scuola
Obbligo vaccinale per gli insegnanti e per il personale scolastico in genere. E poi anche per determinati studenti obbligo Green pass.
E poi ancora, certificato verde obbligatorio per chiunque voglia accedere agli istituti scolastici, genitori compresi.
Regole dure, ferree, ma che evidentemente non funzionano o al più, non sono sufficienti.
“A pochissimi giorni dall’avvio dell’anno scolastico si può dire con certezza che l’impegno preso dal Governo e dall’amministrazione scolastica centrale di far tornare tutti gli alunni in presenza e dire addio alla didattica a distanza è fallito prima di essere messo alla prova”, questo ciò che ha detto Marcello Pacifico di Anief.
“Abbiamo già migliaia di alunni e studenti in quarantena e la stagione autunnale, con i primi freddi, che porterà i pericoli di contagio maggiori, deve ancora ancora arrivare”, questa ma paura del sindacalista.
Bisognava agire diversamente nella scuola
La scuola è stato uno degli ambienti sociali più discussi fin dall’inizio della pandemia.
Prima perché si tratta di un posto dove assembramenti e capannelli di persone sono quasi inevitabili.
E poi perché lo stato delle nostre classi non è certo ottimale, tra classi pollaio e istituti saturi.
“Noi lo diciamo, inascoltati, da mesi: si doveva agire sul distanziamento, facendo di tutto per tenere lontani gli alunni, riducendone quindi il numero per classe, aumentando la capienza delle aule e mettendo a disposizione delle scuole più personale”, queste le problematiche nella scuola messe in evidenza da Pacifico.
“Si è puntato tutto sul Green Pass, pensando, a torto, che fosse la panacea di tutti i mali e che sarebbe bastato a proteggere dai contagi”, questa la dura critica di Pacifico al governo.
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