Sono del 22 settembre scorso le istruzioni del Fisco sul condono delle cartelle. Pubblicate con la circolare n° 11 dell’Agenzia delle Entrate, le linee guida sono state oggetto di una serie di chiarimenti.
Condono cartelle, di cosa si tratta?
Annullamento automatico dei ruoli affidati agli Agenti per la Riscossione nel periodo compreso tra il 2000 e il 2010, questo ciò che ha previsto il governo. E la circolare dell’Agenzia delle Entrate Riscossione prima citata ne ha spiegato o contenuti.
In primo luogo quindi si parla di debiti diventati cartella e quindi ruolo (passati alla riscossione forzosa dei concessionari) tra gennaio 2000 e dicembre 2010.
E poi, il condono vale per le cartelle fino a 5.000 euro di importo.
Il condono nello specifico, ecco i chiarimenti
Cartelle fino a 5.000 euro compresi di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni.
Sono esclusi dal computo dei 5.000 euro gli aggi di riscossione, gli interessi di mora e le eventuali spese di procedura.
Quando si dice 5.000 euro di cartelle si fa riferimento si all’importo complessivo della cartella di pagamento, ma in relazione agli importi dei singoli carichi contenuti nella stessa.
In pratica si deve prendere in considerazione il singolo tributi della cartella, anche se è cumulativa di più tasse o imposte evase.
Infatti in una singola cartella si possono trovare tributi che rientrano nel condono e tributi esclusi.
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