Nuovo concorso straordinario per assumere nelle scuole che dovrebbe svolgersi entro dicembre 2021: sono richiesti almeno 3 anni di servizio prestati, anche non consecutivamente, negli ultimi 5 anni. Nulla è ancora ufficiale ma arrivano rumors dal governo che danno conferme in tal senso.
I posti messi a concorso saranno quelli che restano vacanti quando termineranno le immissioni in ruolo per l’attuale anno scolastico.
Ma questo concorso potrebbe essere un duro colpo per moltissimi precari visto che resteranno, probabilmente esclusi dalla possibilità di partecipazione.
Concorso scuola dicembre 2021
Potranno partecipare al concorso coloro che possono vantare almeno 3 anni di servizio nel quinquennio precedente, ma il servizio deve essere stato svolto nella scuola statale. Non contano, quindi, gli anni di insegnamento svolti nelle scuole paritarie e nelle FP. Uno dei 3 anni di servizio, poi, deve essere stato prestato nella classe di concorso alla quale si partecipa.
Quindi una delle annualità deve essere di servizio specifico mentre per le altre due è possibile utilizzare anche servizio svolto in altra classe di concorso, in una scuola di diverso grado o come docente di sostegno.
Quali docenti possono partecipare?
Un concorso, quindi, non aperto a tutto ma solo a determinati docenti, ovvero:
coloro che non sono compresi tra quelli che partecipano alle assunzioni da GPS ed elenchi aggiuntivi
insegnanti che abbiano svolto le 3 annualità di servizio (con almeno 1 svolta nella classe di concorso per cui si partecipa) anche non consecutive nella scuola statale negli ultimi 5 anni
Inoltre si potrà partecipare non solo in una sola Regione ma anche soltanto in una classe di concorso.
Iter concorso
La prova disciplinare, con caratteristiche da definirsi tramite decreto ministeriale, dovrà svolgersi entro il 31 dicembre 2021. Il punteggio ottenuto nella prova sommato a quello derivante dai titoli posseduti, darà vita ad una graduatoria di merito regionale che comprenderà soltanto i vincitori. Accederanno alla graduatoria di merito, quindi, un numero di candidati pari a quello dei posti messi a bando.
I vincitori, poi, dovranno, a proprie spese, partecipare ad un percorso di formazione con prova conclusiva.
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