Le case a 1 euro sono ricercatissime in rete. Famiglie, investitori e semplici curiosi tengono monitorato il web, desiderosi di cogliere la prossima grande occasione. A dispetto di quanto qualcuno (male informato) possa supporre, dietro le iniziative vigono progetti seri, affidabili e funzionanti.
Case a 1 euro: cosa sono, gli onori e gli oneri
Dunque, in cosa consiste il tutto? Dietro il pagamento di un euro (o poco più) l’immobile diventa di proprietà. Ovviamente, però, il compratore andrà incontro a degli oneri. Si stipula un contratto, nel quale verrà inserita una clausola: l’obbligo di procedere – entro pochi mesi – alla ristrutturazione. Non sono abitazioni semplicemente scontate nel prezzo, bensì fabbricati che le amministrazioni mirano a rimettere in circolo nel mercato. E innescare così una spirale virtuosa locale mediante ristrutturazioni, servizi per la casa, istruzione, educazione, artigianato e sport per i nuovi residenti, appena sbarcati sul territorio.
Insomma, le case a 1 euro permettono di concludere ottimi affari, specialmente se da un po’ c’era l’intenzione di procurarsi un bel casolare da rivalorizzare, magari in provincia o un angolo sperduto sugli Appennini. Un “porto sicuro” in campagna e in provincia, si sa, è il sogno di tantissimi. I ritmi stressanti della città inducono a desiderare un po’ di pace, di quiete, di contatto con la natura. Sul fronte opposto, tuttavia, permangono dei doveri. Non si tratta di un regalo fine a sé stesso, poiché bisognerà “rendere il favore della comunità”.
Per via della notevole attenzione (un fenomeno mondiale!) riscossa dalle case a 1 euro, non appena un nuovo paese aderisce al progetto, ponendo in vendita degli immobili, migliaia di persone si catapultano su internet a scoprire il tipo di località, contattare il comune per avere informazioni di prima mano.
Onde evitare di finire intrappolati nel “traffico”, o di prendere una decisione su due piedi, senza averci prima adeguatamente riflettuto, conviene proiettare lo sguardo sul futuro. Insomma, delle buone domande da porsi sono: quali paesi pubblicheranno annunci? in che zone sono? Come si fa a capire quando metteranno in vendita le abitazioni? Una maniera c’è.
Partiamo da un presupposto fondamentale, ossia che le case a 1 euro sono messe in vendita da località aventi caratteristiche ben precise: aree site in provincia, in cui il mercato immobiliare è fermo o stagnante. Poi, consistono in quartieri o frazioni difficilmente raggiungibili, magari favolose, ma spesso di montagna o collina. Quasi sempre, inoltre, i paesi aderenti all’iniziativa sono al sud o al centro Italia, oppure in Piemonte e Liguria. Questo per ovvie questioni economiche.
Le papabili località
Ecco, alla luce delle precedenti considerazioni, un’idea di massima è possibile crearsela a proposito delle case a 1 euro. In Sicilia, saranno a sud, presumibilmente in provincia di Trapani, in Basilicata riguarderanno zone montuose e collinari dell’entroterra, in Sardegna saranno in Barbagia, magari nei paesi montani nei pressi di Desulo.
La convenienza di provare ad anticipare gli annunci ufficiali consta pure nell’eventuale visita dei luoghi papabili, per accertarsi in prima persona che rispondano ai gusti personali. Forse il costo di un caffè non sarà sufficiente, ma, soprattutto se da ristrutturare, la cifra si discosterà leggermente.
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