La tecnologia evolve a ritmi serrati, anzi serratissimi. Solamente fino a qualche anno fa si consumava il passaggio dall’analogo al digitale terrestre. Eppure, già oggi dobbiamo affrontare l’ennesimo switch, verso modalità di ricezione del segnale più innovative. Quando manca poco più di una settimana all’avvio della progressiva dismissione della codifica Mpeg-2, a favore dell’Mpeg-4 può essere davvero utile cercare di fare il punto. Innanzitutto, su cosa ciò comporta, nell’estrema pratica, per i cittadini italiani e l’iter da osservare per ottenere il bonus tv.
Bonus tv: per prepararsi alla (ennesima) rivoluzione
A partire dal 20 ottobre 2021, con la dismissione della vecchia codifica, certi canali tv di Rai e Mediaset saranno fruibili esclusivamente mediante televisori o decoder abilitati alla ricezione HD, ossia in alta definizione. Comunque, non c’è nulla di cui temere, per quanto attiene alla programmazione generalista del servizio radiotelevisivo pubblico: i canali Rai 1, Rai 2, Rai 3 e Rai News 24 andranno avanti a essere mandati in onda sia in alta che in bassa risoluzione, rimanendo ancora ricevibili da qualunque televisori. Idem per le tre principali frequenze Mediaset.
Non varrà, invece, lo stesso in merito ai canali tematici delle due aziende: Rai 4, Rai 5, Rai Gulp, Rai Yoyo, Rai Scuola, Rai Storia e Rai Sport + HD, Rai Movie, nonché Mediaset Italia 2, TgCom 24, Boing Plus, Virgin Radio TV, Radio 105 e R101 TV saranno esclusivamente disponibili mediante apparecchi abilitati all’HD. Occhio, però: tutti i televisori e i decoder andranno, a ogni modo, risintonizzati. E, nel caso di quelli troppo dati, occorrerà inevitabilmente procedere alla sostituzione. Fatti i convenevoli, scendiamo più nello specifico e proviamo a vedere come sapere se il proprio tv o decoder sono compatibili con il nuovo passaggio alla nuova codifica di ricezione e in che modo, laddove si acquisti un nuovo apparecchio, presentare domanda per accaparrarsi il bonus tv.
Il passaggio al nuovo digitale terrestre è partito un anno fa, nel 2020, e terminerà nel giugno 2022. Allora ci toccherà dire addio allo standard di trasmissione televisivo DVB (digital video broadcasting)-T1 per accogliere il DVB-T2. Il tempo non manca di certo per la fatidica data del 1° luglio 2022, ciononostante, come abbiamo già in precedenza sottolineato, dal 20 ottobre i vecchi dispositivi non avranno più modo di ricevere i canali HD.
Ma qual è il motivo dietro a tale (ennesima) rivoluzione? A fondamento della decisione assunta c’è la liberazione delle frequenze mobili della banda 700 (compresa tra i 694 e i 790 MhZ), imprescindibili per la rete mobile 5G, quella che permetterà connessioni particolarmente veloci, con un sensibile miglioramento della qualità visiva e, dunque, dell’alta definizione. Di conseguenza, con il nuovo standard e il cambiamento delle frequenze, i televisori non adeguate saranno incapaci di inviare i segnali. Se il modello in tuo possesso è stato comprato dal 2017, sarà verosimilmente compatibile con il nuovo digitale terrestre. Ciò poiché da allora i commercianti sono obbligati a vendere unicamente apparecchi in grado di supportare il nuovo standard DVB-T2 e la codifica HEVC Main10. Il discorso muta se è più vecchio.
Come stabilire se il televisore è compatibile
I tv di più lunga data non avranno la capacità di ricevere i nuovi segnali in HD. Ma, qualora non si abbia intenzione di provvedere al cambio, sarà sufficiente comprare un decoder. Per stabilire se il proprio apparecchio sia compatibile coi nuovi standard, bisogna consultare il manuale e/o la scheda tecnica del televisore stesso, dove si deve trovare l’indicazione DVB-T2 HEVC Main10.
Una prova tecnica per accertare la capacità ricettiva della tv rispetto alla codifica Mmpeg-4 su standard DVBT, che dal 22 ottobre le emittenti cominceranno a sfruttare per mandare in onda i loro contenuti, consiste nel controllare i canali già disponibili in HD: ad esempio 501 per RaiUnoHD, 505 per Canale 5 HD e 507 per La7 HD. Se almeno uno di essi sarà visibile, il televisore è in grado di supportare la nuova codifica. Altrimenti, per poter continuare a vedere l’intera programmazione televisiva sarà il caso di sostituire l’apparecchio. E qui scende in campo il “bonus tv”.
Bonus TV – Decoder
Sono due gli incentivi per cambiare il televisore. Il primo è il Bonus TV – Decoder, con valore fino a 30 euro e disponibile fino al 31 dicembre 2022 (salvo esaurimento dei fondi finanziati). Si rivolge alle famiglie con reddito Isee pari o inferiore a 20 mila euro. La somma viene riconosciuta sotto forma di sconto applicato dal negoziante sul prezzo del prodotto acquistato. Per avvalersene, occorre sottoporre all’esercente una richiesta per acquistare il televisore o il decoder beneficiando della misura erogata.
Per farlo, bisogna dichiarare:
- residenza in Italia;
- l’appartenenza ad un nucleo familiare di fascia Isee che non sfori la soglia dei 20 mila euro;
- che nessun altro componente del medesimo nucleo non abbia già tratto beneficio dell’incentivo.
Bonus Tv – Rottamazione
Per promuovere l’acquisto di tv idonee, è inoltre assegnato il Bonus rottamazione TV. L’agevolazione è reclamabile rottamando, in concomitanza, un televisore acquistato prima del 22 dicembre 2018, data di entrata in vigore del nuovo standard di codifica.
Il nuovo bonus, operativo dal 23 agosto, vale per tutti i cittadini aventi residenza in Italia. Non sussistono soglie massime di Isee, a differenza del Bonus TV – Decoder, espressamente concesso ai cittadini appartenenti ad una famiglia con un Isee non superiore ai 20 mila euro.
Per trarne godimento è richiesto il possesso di tre requisiti:
- residenza in Italia;
- corretta rottamazione di un tv acquistato prima del 22 dicembre 2018;
- essere in regola con il pagamento del canone Rai. Comunque, ne hanno diritto pure gli Over 75, esenti dal pagamento del canone, in quanto aventi un reddito familiare annuo pari o inferiore a 8 mila euro.
Il contributo è rappresentato da uno sconto del 20 per cento sul prezzo di listino, fino ad una soglia massima di 100 euro. Esso è cumulabile per l’acquisto di un apparecchio pure con il precedente incentivo (Bonus TV – Decoder) per chiunque abbia i requisiti richiesti. Prima di procedere alla rottamazione, bisogna scaricare e compilare il modulo di autodichiarazione, che attesti il corretto smaltimento.
La rottamazione è effettuabile direttamente presso i rivenditori, consegnando, in occasione dell’acquisto, l’apparecchio obsoleto. In alternativa, è possibile consegnare il vecchio tv direttamente in una isola ecologica autorizzata, prima di recarsi a comprare quella nuova. In tal caso, l’addetto del centro di raccolta Raee deve prestare consenso con il modulo, certificante l’avvenuta consegna del tv. Con il modulo sottoscritto l’utente si reca presso il negozio e ottiene lo sconto.
Segui MetaNews su Google News e sii il primo a conoscere tutte le Notizie dal mondo.