Finalmente i bonus spesa sono pronti per essere assegnati. Non che si tratti di contributi inediti a in termini di tipologia, tuttavia, rispetto ai precedenti programmi, il governo Draghi ha stabilito di stanziare mezzo miliardo di euro, come descritto nel decreto legge Sostegni bis.
Secondo la formula classica il tesoretto sarà suddiviso tra le Amministrazioni comunali, ai quali spetterà la proclamazione dei bandi singoli per gli incentivi in oggetto. Oltre a stabilire l’apertura della finestra di tempo utile alle domande, il banco regolamenta anche la modalità di godimento e le condizioni di accesso.
Data l’iter di gestione sancita dalle autorità addette a occuparsi della materia, ogni cittadino ha la possibilità di controllare direttamente, mediante il sito dell’autorità comunale di residenza, se i bonus spesa sono per lui attivi e quali sono le credenziali per accedervi. Senza entrare nello specifico per ciascun territorio, proveremo a spiegare il meccanismo dietro i bonus spesa.
Bonus spesa 2021, non tutti sono uguali: gli iter contemplati, i nuclei ammessi al piano
Apriamo il paragrafo con un punto fondamentale: non tutti i bonus spesa sono uguali. Difatti, possono presentare le modalità più varie di erogazione, dal classico voucher ad una carta di debito intestata ai beneficiari. Per ciò che concerne, invece, i requisiti di accesso e dei corrispettivi accordati ai nuclei familiari essi differiscono, ma in maniera lieve.
Affinché un nucleo sia beneficiario del bonus spesa 2021 occorre che versi in difficili condizioni economiche, le quali si possono definire sulla base di una riduzione delle entrate o fissando una soglia massima di reddito ISEE di accesso.
Pure gli importi sono accomunati da un fattore in comune. Ovvero, sono sempre determinati dal numero dei membri che compongono la famiglia, con i nuclei più numerosi a cui, naturalmente, spettano delle cifre superiori. In media, l’ammontare assegnato si spinge fino a 500 euro ad erogazione.
Infine, gli aiuti garantiti nei vari Comuni sono accomunati da un aspetto a livello nazionale: è consentito l’acquisto solo di certi prodotti, i c.d. generi di prima necessità, le medicina, gli alimenti e qualche articolo per la cura del corpo e l’infanzia, ovvero beni utili nella vita quotidiana.
Dove non è consentito avanzare domanda. Il caso di Sassari
Il sussidio è diffuso su scala nazionale, eppure, in merito ad alcune delle città principali (Milano, Roma, Bari, Napoli), non è attualmente permesso avanzare domanda. Ciò poiché in questi Comuni i bandi risultano chiusi, pure a seguito delle recenti erogazioni. Le risorse sono già state esaurite e non è possibile sapere se e quando le casse saranno rimpinguate. Ad ora non sono fornite puntualizzazioni a riguardo, anche se i cittadini hanno modo di restare aggiornati in proposito consultando periodicamente il portale web ufficiale del relativo Comune di residenza, da cui sono amministrati pure i bonus spesa 2021.
In merito alla città di Sassari, le autorità competenti hanno, invece, preferito adottare i fondi per assegnare gli incentivi ai già beneficiari dei precedenti, purché nei nuclei sia presente almeno un minore, i quali hanno percepito il 10 ottobre un sms informativo a proposito.
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