Tra i numerosi bonus approvati negli ultimi anni, alcuni hanno giocato un ruolo determinante per superare il periodo, complicato e inaspettato, affrontato tra lockdown, chiusure alternate a riaperture e coprifuoco. Uno scenario impensabile fino a poco prima che divenisse realtà. Così parla il Codacons a proposito degli incentivi. Di seguito, riportiamo i bonus partita Iva, disponibili sia per i liberi professionisti sia per le piccole imprese desiderose di ripartire.
Bonus partita Iva: assegno unico temporaneo per figli minori
Durante la fase transitoria, in corso fino al 31 dicembre, l’assegno unico temporaneo è riservato proprio ai titolari di partita Iva (oltre che ai disoccupati e ai percettori di reddito di cittadinanza). Dunque, per la prima volta l’incentivo è corrisposto pure per i figli di chi lavora in proprio, come sempre invece accaduto in esclusiva per chi svolge la professione alle dipendenze altrui.
Bonus genitori divorziati o separati
Questa è una novità del 2021 e, infatti, è ancora atteso il decreto attuativo della legge prevista. In buona sostanza, si traduce in un sussidio per i genitori che, a causa della pandemia, hanno subito forti perdite lavorative e sono dunque in difficoltà nel corrispondere l’assegno mensile di mantenimento ai loro figli. È possibile avanzare domanda, in base alla perdita del fatturato subita e dell’ammontare dell’assegno di mantenimento, definito in sede di separazione o divorzio.
Bonus Covid-19
Si tratti di un contributo a fondo perduto per alcune categorie di lavoratori più penalizzate, che non hanno ancora ripreso a pieno regime le attività, come palestre, piscine, musei, teatri, cinema e discoteche. Il provvedimento è riservato a chi abbia dovuto sostenere un periodo pari o superiore a 100 giorni di chiusura nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 25 luglio 2021. Non tutti hanno diritto a beneficiare di tale bonus partita Iva, e men che meno di pari importo (varia da 3 mila a 25 mila euro): dipende dal codice ATECO.
Bonus Iscro
Il beneficio economico, percepibile nel triennio 2021-2023, rappresenta una sorta di cassa integrazione per chi detiene partita Iva. La domanda va presentata una tantum, entro il 31 ottobre di ciascun anno. Dunque, è ottenibile una sola volta all’anno. Ecco i requisiti principali:
- partita Iva aperta almeno quattro ani fa;
- iscrizione alla Gestione Separata;
- non aver fatturato (in media) oltre 600 euro al mese per quanto riguarda il 2020.
Comparando i dati del fatturato 2017-2019, in base all’entità del danno subito, il titolare di partita Iva ha modo di percepire una sorta di risarcimento del danno, che oscilla tra i 250 e gli 800 euro mensili, per un semestre. La domanda può essere presentata tramite il commercialista di fiducia oppure mediante il portale dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (Inps)
Credito d’imposta
Andiamo ora a vedere i bonus partita Iva usufruibili secondo la modalità del credito d’imposta, ovvero portando le spese in detrazione in fase di dichiarazione dei redditi.
Dal 1° ottobre al 31 ottobre 2021 è possibile inoltrare domanda per il cd. bonus pubblicità presso il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria. La misura, pari al 50 per cento della spesa sostenuta, si rivolge a tutti coloro che scelgono la tv, la radio o il web per promuovere la propria azienda.
Il bonus acqua potabile consente, fino al 31 dicembre 2022, di scontare il 50 per cento degli acquisti per un impianto di depurazione dell’acqua. Se domestico il tetto massimo di spesa è di 1.000 euro, se aziendale è pari a 5 mila euro. La richiesta occorre spedirla all’Agenzia delle Entrate, documentando l’esborso tramite fatturazione elettronica o altro documento commerciale.
Il Superbonus del 110 per cento e il bonus idrico fino a mille euro sono, a loro volta, garantiti alle partite Iva. Idem il bonus zanzariere, anche se si vive in una casa in affitto, purché migliorino l’efficienza energetica dell’immobile, schermando la luce solare. L’acquisto di una caldaia è rimborsabile, sempre con il credito d’imposta, fino al 65 per cento della spesa sostenuta, fino a 30 mila euro. Nel caso venga eseguito pure un lavoro trainante è il caso di valutare l’opportunità messa a disposizione del maxi incentivo del 110 per cento. Premesso un lavoro di ristrutturazione, l’acquisto di nuovi mobili ed elettrodomestici è rimborsabile del 50 per cento, fino a 96 mila euro.
Bonus partita Iva fino a esaurimento fondi: tv e terme
Infine, sono disponibili fino a esaurimento fondi, i bonus tv e terme. Se i televisori acquistati sono precedenti al 2018 od occorre sostituire il decoder, basta portare tali apparecchiature presso un centro di smaltimento rifiuto oppure un rivenditore che eroghi tale servizio. In cambio si ottiene un bonus di 100 euro a nucleo familiare (non ad apparecchio) per l’acquisto di una nuova tv o decoder. A partire dall’8 novembre sarà disponibile il bonus termine, un voucher dal valore di 200 euro a persona.
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