Le famiglie che hanno uno o più figli a carico devono fronteggiare una serie di inevitabili spese, un pesante macigno talvolta fonte di disagi. Difatti, sussistono alcuni costi che non è assolutamente possibile evitare, in grado di incidere sensibilmente sulla capacità di risparmio dei genitori. Ed è qui che scende in campo il bonus fiscale.
Bonus fiscale più generoso
L’elenco è lungo e ben assortito, si pensi all’istruzione, alla pratica dello sport, ai trasporti pubblici, al vestiario, ai prodotti alimentare e agli svaghi.
A fine mese il volume di spese potrebbe perfino crescere ulteriormente in caso di eventuali oneri sanitari e trattamenti non disponibili a buon mercato (o, meglio, non da validi professionisti), tipo quelli odontoiatrici. Pertanto, è necessario sommare tutte le tipologie di costi per avere un’idea più precisa di quanti soldi occorrono di mese in mese per mantenere un nucleo familiare composto da tre o quattro individui.
A essi bisogna, fra l’altro, aggiungere le uscite a cui, di anno in anno, tocca fronteggiare per le utenze domestiche. Poiché il pagamento avviene principalmente a cadenza bimestrale non sempre si ha un quadro della situazione chiaro. Capita di riscontrare qualche disagio nel calcolare l’ammontare complessivo su base annua. E risulta davvero sconcertante l’importo da porre in preventivo per le bollette di luce, gas e acqua. Se aggiungiamo il pesante rincaro, solo in maniera parziale contenuto dal Governo mediante apposito intervento, filtra ancora meno serenità.
Una minima consapevolezza giunge ai consumatori più attenti che si rendono conto di quanto poco denaro riescano ad accantonare tra i risparmi nel corso dei mesi. Alcune uscite possono comunque godere di incentivi fiscali, assicurati dall’esecutivo nel momento della presentazione della dichiarazione dei redditi. E in particolare giungono dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione un bonus fiscale di 400 euro a tali famiglie con figli a carico. Così facendo, i nuclei familiari più numerosi hanno accesso a sussidi economici e sgravi sulle imposte.
I contribuenti aventi figli fiscalmente a carico maturano il diritto alle detrazioni, il cui valore muta in relazione al reddito complessivo prodotto. Detto in altre parole, più è elevato il reddito meno consistente sarà lo sconto IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche). Per eseguire il calcolo dell’importo spettante è fondamentale applicare le norme contenute nell’art. 12 del TUIR. Il Testo Unico delle Imposte sui Redditi riporta, infatti, l’ammontare teorico delle detrazioni fiscali che competono per ciascun figlio, pure in caso di adozione.
Agenzia delle Entrate: aiuto ai nuclei familiari con figli affetti da grave invalidità psichica e/o fisica
Nello specifico, esistono ulteriori sconti IRPEF per i genitori di figli con grave disabilità psichica e/o fisica. Secondo le indicazioni fornite dalla Legge 104 in merito alle menomazioni psicofisiche ad essi va riconosciuto un aumento di 400 euro. In buona sostanza, i genitori di figli portatori di handicap hanno accesso ad un incentivo fiscale di 400 euro in più in confronto agli ordinari sgravi accordati. Pertanto, se il figlio ha un’età inferiore ai 3 anni verranno attribuite detrazioni di 1.620 euro su base annua. In presenza di figli di età pari o superiore ai 3 anni, invece, l’agevolazione corrisponderà a 1.350 euro.
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