Un mese fa, il 31 agosto, è giunto a scadenza il termine per presentare la domanda del bonus cultura. Il buono concesso dallo Stato, di 500 euro, permette ai diciottenni – o, meglio, chi ha compiuto 18 la maggiore età nel 2020 – di accedere a contenuti culturali di vario genere, dai corsi di formazione ai libri, dal cinema al teatro.
Bonus cultura: termini per i 2002
I classe 2002 avranno il diritto di spendere il buono entro il 28 febbraio del 2022, purché all’interno dei punti vendita (fisici o virtuali) che hanno assunto la decisione di aderire all’iniziativa. I beneficiari si staranno certamente interrogando sul modo in cui avvalersi del tesoretto.
Al fine di spronare i giovani, l’esecutivo ha dunque varato un bonus cultura godibile da circa 540 mila unità, senza nessun tipo di differenziazione secondo il reddito familiare. Non occorre, perciò, presentare l’Isee. In ogni caso, la misura sancita è rivolta esclusivamente a chi dispone di residenza o del permesso di soggiorno in Italia. La sua fruizione è decisamente agevole: una volta iscritti al portale app18, i 500 euro sono riscattabili tramite la creazione di diversi buoni spesa elettronici, provvisti di codice identificativo e riferiti unicamente alla persona registrata.
Come abbiamo già detto in precedenza, la gamma di prodotti o attività acquistabili è particolarmente ampia: non solamente spettacoli dal vivo, rappresentazioni teatrali o biglietti per musei. Il piano comprende pure mostre, parchi naturali o aree archeologiche. E ancora i numerosi corsi formativi e gli abbonamenti ai quotidiani, una delle principali novità introdotte nell’ultimo anno, con la facoltà di consultare il proprio giornale di interesse, pure in formato digitale.
Il bonus cultura è stato inserito nella legge di stabilità 2016 dal governo Renzi, in due commi al termine del maxi-provvedimenti, il 979 e il 980. A sostegno dell’incentivo, l’allora premier Matteo Renzi definì i 18enni un simbolo. Sperava che andassero a teatro. Puntava a trasmettere un messaggio educativo, ovvero che le mostre costituiscono un bel valore. Far capire ai ragazzi che sono cittadini e non solamente consumatori.
Da lì in avanti i governi in carica, a cominciare da quello di Gentiloni, hanno confermato il piano. Fino ai giorni nostri, con ben 400 mila utenti registrati, per una spesa complessiva vicina ai 70 milioni di euro. La finestra per avanzare apposita domanda, in modalità telematica, si è chiusa il 31 agosto 2021, registrandosi sul portale 18app con le rispettive credenziali SPID.
Una buona e una cattiva notizia: le prospettive future
Per quanto attiene ai nati nel 2003 c’è una buona e una cattiva notizia. Anzitutto, il bonus cultura è stato stanziato pure per coloro che nel 2021 compiono 18 anni. Tuttavia, ad attenderli c’è una sorpresa, non granché piacevole. Difatti, l’importo messo sul piatto è di 150 milioni di euro, contro i 190 del 2020. Tutto ciò lascia presagire una riduzione della somma concessa agli aventi diritto, da 500 a 300 euro. La data di attivazione è fin qui imprecisata: sicuramente avverrà nel corso dei primi mesi del 2022, tuttavia mancano indicazioni precise. Di conseguenza, servirà tenere monitorata la situazione mediante i canali ufficiali.
Chi è personalmente interessato, è bene sappia che, con il compimento della maggiore età, avrà l’opportunità di richiedere lo SPID, ossia il Sistema di Identità Digitale. Tramite le credenziali si potrà successivamente entrare sul sito di 18app e reclamare l’incentivo. Il nostro consiglio è, pertanto, quello di portarsi avanti, inoltrando domanda per ricevere i dati di accesso.
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