Siamo così impegnati nelle nostre faccende casalinghe, dove con questo termine intendo anche dentro i nostri confini nazionali, da non sapere cosa sta accadendo nei Paesi a noi vicini. D’altronde tra green pass, i problemi economici, il lavoro e la famiglia, c’è davvero poco tempo per interessarsi ad altre cose.
Una cosa la sappiamo però, ossia che l’aumento del costo del carburante dovuti al prezzo crescente del petrolio, così come d’altronde quello delle bollette elettriche e del gas, ci stanno rendendo la vita difficile. Eppure, se guardiamo cosa accade in Francia, ci rendiamo conto che qualcosa si può sempre fare per attenuare le conseguenze delle brutte notizie.
Il bonus benzina in Francia per chi guadagna meno
Il Premier francese Jean Castex, in questi giorni ha annunciato alla nazione che il governo interverrà per aiutare il ceto medio piccolo. Come? Con un Bonus benzina di 100 euro per chi percepisce redditi inferiori a 2.000 euro.
Inoltre, sempre il braccio destro del Presidente francese Macron, ha rassicurato i cittadini francesi anche sulla questione che riguarda l’aumento vertiginoso del prezzo del gas, bloccandone il costo per tutto il 2022. Anche in Italia, il governo Draghi ha annunciato misure di contenimento, ma sembra che quello francese voglia intervenire in modo più completo ed efficace.
Non è ancora del tutto chiaro come il bonus 100 euro sulla benzina verrà applicato, ma al momento pare che l’indennità venga erogata senza bisogno della richiesta da parte dell’utente e non ci sarà alcuna imposta.
In Francia i cittadini ringraziano, in quanto sotto la soglia dei 2.000 euro al mese di stipendio o di reddito percepito, sono in circa 38 milioni. Inoltre, ad essere interessati saranno non solo i lavoratori autonomi o dipedenti, ma anche i disoccupati e i pensionati.
Bonus benzina anche in Italia?
I prezzi del carburante sono in costante salita anche in Italia. Oggi, la benzina alla pompa costa all’incirca 1,87 euro al litro al servito (1,74 self service) mentre il prezzo del gasolio gravita intorno agli 1,75 euro al litro al servito e oltre 1,60 al self service.
A fronte di un aumento dalle proporzioni impensabili solo qualche mese fa, il governo italiano non ha fatto niente per intervenire e non ci sono indiscrezioni in merito. Insomma, il massimo che possiamo fare è risparmiare andando a rifornire il nostro veicolo alla pompa del self service o andare a caccia del marchio che applica il prezzo minore che solitamente è un rifornitore no logo.
Salvo aumenti dei prezzi anche sui mezzi pubblici, per chi ne ha la possibilità, meglio lasciare l’automobile a casa quando è possibile.
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