L’assegno unico per le famiglie che hanno figli prende definitivamente corpo dopo il si da parte del Consiglio dei ministri italiani. Un assegno universare che spetta a tutte le famiglie che hanno figli, ma vediamo come funziona nel dettaglio.
Assegno unico, ecco tutti i cittadini a cui spetta
Secondo il decreto attuativo l’assegno unico spetta a tutte le famiglie che hanno figli. Già dal settimo mese di gravidanza, fino all’età di 21 anni del ragazzo/a. Tuttavia non sono previsti limiti di reddito, quindi spetta proprio a tutti.
Per ricevere l’assegno occorre essere residente in Italia almeno da due anni. Non sono previsti neanche limiti legati alla nazionalità sia dei genitori che dei figli. Saranno circa 7 milioni gli italiani che beneficeranno del contributo, di cui circa la metà dei valori massimi.
Quanto spetta per ogni figlio?
Il contributo per singolo figlio varia da 50 a 175 euro mensili per i figli minorenni. Mentre per il maggiorenni, quindi da 18 a 21 anni, il contributo oscilla tra 25 e 85 euro. L’importo verrà erogati a tutte le famiglie.
Tuttavia il valore dell’assegno unico cambia a seconda del valore ISEE. Il punto di riferimento è un reddito riportato in ISEE pari a 15 mila euro. Con reddito di minor valore, cioè al di sotto dei 15 mila euro, sono previsti i massimi valori di contributo. Mentre sopra i 40 mila l’assegno avrà il valore minimo. Ma nessuno verrà escluso.
I casi particolari previsti per l’assegno unico
Il decreto attuativo prevede anche dei casi particolari. Ad esempio sono previsti 1000 euro per le mamma che hanno meno di 21 anni. Quindi per le giovani donne che hanno figli piccoli, dal settimo mese di gravidanza in su.
Mentre valori elevati per le famiglie numerose, ma anche per le coppie che hanno figli, ma che il reddito complessivo non supera i 15 mila euro. Particolare attenzione va data ai figli portatori di handicap. Visto che le famiglie di questi ragazzi hanno sicuramente bisogno di maggior sostegno.
Quando e come presentare la domanda
La domanda sarà presentabile già dal mese di gennaio, mentre l’accredito è previsto per il mese di marzo. Inoltre per le famiglie che percepiscono il reddito di cittadinanza, l’accredito sarà fatto in maniera automatico. Si tratta di un’operazione da 20 milioni di euro.
Entro fine hanno dovrebbe arrivare l’approvazione delle camere ed il via alle domande per il prossimo anno. Anche se a dire il vero qualche forza politica non è proprio contento della misura. Pertanto non è escluso che possano essere apportate delle modifiche al testo definitivo.
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