Le immagini della polizia che carica i manifestanti contro il Green pass a Trieste, con idranti e lacrimogeni hanno fatto il giro del Mondo. Forse sono passati poco sui media italiani, perché impegnati con i ballottaggi delle elezioni amministrative, ma in giro le hanno viste.
E non sono immagini belle, perché tutto sembrava tranne che una manifestazione violenta. Si, le tantissime persone che sono giunte al molo 4 del porto di Trieste hanno bloccato le attività (ma come, il Porto non funzionava come detto dalla stampa nostrana per giorni e giorni?), causando danni all’economia, alla ripresa economica e così via, come probabilmente verrà giustificato uno sgombero di forza, la stessa forza che lo Stato non ha usato a Roma durante l’attacco alla Cgil.
Ed anche Di Battista, uno dei principali artefici del boom del Movimento 5 Stelle scende in campo a commentare gli avvenimenti di Trieste.
“Lacrimogeni e manganelli”, Di Battista attacca sul Green pass
Oggi non possono passare inosservati gli avvenimenti di Trieste. La polizia che sgombera di forza i manifestanti, seduti in terra al molo 4 del porto di Trieste dopo che un funzionario con la fascia di sindaco aveva intimato lo sgombero per forza di legge.
Uno sgombero di forza, perché sono stati usati lacrimogeni e idranti. Nessuno scontro, la folla non ha reagito, anzi, è sembrata inerme. Tutta colpa del Green pass che il governo ha imposto con forza in ogni posto di lavoro, unico Paese al Mondo ad imporlo sul lavoro.
“Il green pass per i lavoratori, misura inesistente nel resto d’Europa, oltretutto imposta nonostante la campagna vaccinale sia (per quel che loro stessi dicono) stia andando bene è stata una forzatura che ha buttato benzina sul fuoco. Il fuoco si chiama sofferenza, squilibri sociali, povertà, aumento delle bollette”, questo il pensiero di Alessandro Di Battista.
Netta la distanza da Conte e dal resto del M5S
Come si legge su ADNKronos, Di Battista continua quindi nella sua posizione nettamente contraria a quella che il Movimento 5 Stelle ha intrapreso. “Abbiamo vissuto due anni molto complicati. Serviva intelligenza, ascolto, pacificazione. Invece sono arrivati i lacrimogeni e i manganelli. E lavoratori che manifestano pacificamente sono trattati da criminali”.
“Il Green pass per i lavoratori è una forzatura sciocca in un momento di grande tensione sociale. Tant’è che nei paesi che il sistema politico-mediatico prende come esempio non esiste. Oltretutto chi ha quattrini e non si vuole vaccinare (per me sbagliando) va avanti tranquillamente. Chi campa con 1.200 euro al mese e non si vuole vaccinare (per me sbagliando) no!”
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